Diocesi
Nuovo Governo per le Suore Figlie di S. Giuseppe del Caburlotto
Nell’Assemblea della Famiglia religiosa, che si riunisce ogni sei anni, chiamata Capitolo Generale secondo il diritto canonico, tra il 16-17 luglio è stato eletto il nuovo il Governo rappresentativo dei quattro Paesi in cui l’Istituto è presente (Foto: da sx sr Kelly – sr Iloisa – Madre Francesca – sr Paolina – sr Raffaella)
Nell’Assemblea della Famiglia religiosa, che si riunisce ogni sei anni, chiamata Capitolo Generale secondo il diritto canonico, tra il 16-17 luglio è stato eletto il nuovo il Governo rappresentativo dei quattro Paesi in cui l’Istituto è presente.
Superiora generale Madre Francesca Lorenzet, il Consiglio generale composto da quattro Sorelle di cui la prima è vicaria: sr Paolina Dassie italiana, suor Kelly Pereira Primo brasiliana, sr Iloisa Cabantog filippina, sr Raffaella Granzotto italiana, ma operante da dieci anni in Kenya.
Il Capitolo si è dato il tema: “Ecco la tenda di Dio con gli uomini… egli abiterà con loro, ecco, io faccio nuove tutte le cose” (Ap. 21,3-5). Si è interrogato, con particolare realismo sull’evolversi della cultura globale, complessa che domanda una lettura filtrata dall’ottica della fede cristiana cattolica, sulla vita spirituale, fraterna, di missione e di cura delle opere educative che costituiscono il proprio carisma. Il nuovo che dovrà manifestarsi riguarda la traduzione in vita comunitaria, educativa, relazionale con la Chiesa, il territorio, le famiglie. Una particolare attenzione è e sarà dedicata alla collaborazione indispensabile con i laici educatori, docenti, collaboratori, volontari che stanno sempre più condividendo e assumendo la responsabilità educativa che discende dal Fondatore, il Beato Luigi Caburlotto e che tiene in particolare rilievo il magistero della Chiesa fino alle ultime pressanti esortazioni di Papa Francesco (cf Patto Educativo globale).
E’ stato di grande incoraggiamento il messaggio inviato all’Istituto fin dal 24 gennaio 2023 da Papa Francesco che afferma: “la Comunità ecclesiale è chiamata a leggere con speranza i mutamenti e a farsi prossima con dedizione materna” esortando le Religiose a “ravvivare la passione per il Vangelo, portando consolazione, amore e pace a chi è nell’ora della prova, operando con dolce fermezza e dolcezza, e con una pazienza la più invincibile a prendersi cura dei piccoli, soprattutto quelli segnati dalla sofferenza, affinché possano scorgere in loro stesse il volto amorevole di Dio”.