Friuli Occidentale
Casarsa: ricordato l’eccidio di Porzus e la morte di Guidalberto Pasolini

Si è svolta questa mattina, venerdì 7 febbraio, a Casarsa della Delizia nel cimitero del capoluogo, una cerimonia di commemorazione in ricordo delle vittime dell’Eccidio delle malghe di Porzus (1945) e in particolare di Guidalberto Pasolini, fratello del noto scrittore e regista Pier Paolo Pasolini. Guidalberto Pasolini, nome in codice da partigiano della Brigata Osoppo “Ermes”, fu ucciso ad appena 19 anni nel contesto dell’Eccidio. È sepolto insieme agli altri partigiani casarsesi in una tomba monumentale nel cimitero casarsese e qui il sindaco Claudio Colussi insieme alla delegazione della Associazione Partigiani Osoppo – Friuli ha posto una corona di alloro a ricordo. Presente anche il vicesindaco Ermes Spagnol insieme ad altri rappresentanti dell’amministrazione comunale e delle associazioni d’Arma del territorio, nonché il presidente del Centro studi Pasolini Marco Salvadori.
“La deposizione della corona di alloro sulla tomba di Pasolini – ha dichiarato il sindaco Colussi – è un gesto di omaggio e riconoscenza per il suo sacrificio, un modo per ricordare che la lotta per la libertà e la democrazia è un impegno che non deve mai venire meno”.
Contestualmente è stato letto un messaggio che il capo dello Stato Sergio Mattarella ha inviato alla presidente onoraria dell’ Associazione Partigiani Osoppo – Friuli Paola Del Din e al presidente dello stesso sodalizio Roberto Volpetti in occasione degli 80 anni dall’Eccidio, in cui si ricorda – oltre al fatto storico che vide l’agguato dei partigiani del Gruppo di azione patriottica a quelli dell’Osoppo – come “la democrazia non ha timore nel confrontarsi con la propria storia. Ricordare è un atto di giustizia e di verità: di questo innanzitutto si nutre il desiderio di libertà. Dal sacrificio di ogni partigiano caduto è nato il percorso compiuto nella democrazia dal popolo italiano e dal popolo europeo”.