“Cento anni cento foto” il Seminario in mostra fino al 12 dicembre

La mostra resta aperta fino al 12 dicembre. E’ allestita all’aperto, sotto i portici della Biblioteca (chiostro interno adiacente al parcheggio); l’ingresso è libero.

ellissimo si è presentato venerdì 24 settembre il cortile del Seminario diocesano, addobbato a festa dai seminaristi, elogiati dal Rettore don Roberto Tondato, con drappi rossi, provenienti dal Duomo concattedrale di San Marco, che scendevano dalle finestre del secondo piano della biblioteca. Al centro una struttura mobile ospitava il palco per i relatori e alcuni seminaristi. Sedie prudenzialmente distanziate tutto attorno e controlli di green pass alla cancellata d’ingresso come norme di contenimento della pandemia vogliono.Sotto il porticato i grandi pannelli della mostra del centenario. E poi tutta la vastità del verde che fa da cornice alle spalle degli ospiti. In questo che potrebbe sembrare un piccolo angolo di paradiso, assente ogni rumore, anche un dolce clima preautunnale ha contribuito a rendere ancora più calda l’atmosfera in cui è avvenuta la presentazione della mostra “100 anni in 100 foto”, allestita per celebrare il centenario della presenza in questo luogo di Pordenone del Seminario Vescovile.Il Rettore, don Roberto Tondato, in un clima che ha sottolineato familiare, ha guidato i vari interventi. Il primo ovviamente quello del Vescovo, S.E. Giuseppe Pellegrini: “Il Seminario oggi è un luogo formativo per molta gente, del resto anche in passato era l’unico in cui si studiava, e non tutti andavano poi sacerdoti. Oggi accoglie anche tanti laici, uomini e donne che si preparano a mettere la propria competenza al servizio degli altri”.Gli interventi sono stati intervallati da letture tratte da libretti stampati in proprio sulla vita in Seminario, da una commovente lettera scritta da un seminarista alla mamma, alla cui preghiera affidava la propria scelta, certo non facile e non compresa da tutti. Anche noi oggi dobbiamo sostenere i Seminaristi!E’ seguito l’intervento di Marco Minuz, giornalista, critico, curatore della mostra che si è avvalso del grande lavoro condotto dal seminarista Michael Rossit. A lui l’incarico di “scavare tra scatole e cassetti alla ricerca di scene di vita in Seminario”. Michael Rossit durante questo lungo e paziente lavoro nel suo intervento ha detto di aver anche incontrato sacerdoti anziani, perché lo scopo è stato quello di far emergere una struttura che la città poco conosce, che si è sempre creduta chiusa, mentre il Seminario era vivo, c’era tempo anche per il gioco, le gite, qualche festa di Carnevale, tanto sport. Un grande grazie da parte del Rettore al seminarista Rossit che ha anche collaborato al reperimento di materiale fotografico per il terzo volume sul Seminario, opera di mons. Bruno Fabio Pighin, di prossima pubblicazione, per aver seguito per un anno intero la settimanale pagina ne Il Popolo sul Seminario.Un grazie all’evento “Ascoltare Leggere Crescere”, nella persona di Sandro Sandrin, che ha reso possibile la mostra e tanti eventi a Pordenone e in Diocesi.INFO: La mostra resta aperta fino al 12 dicembre. E’ allestita all’aperto, sotto i portici della Biblioteca (chiostro interno adiacente al parcheggio); l’ingresso è libero.Maria Luisa Gaspardo Agosti