La Madonna della salute in diocesi

Festa grande a Tiezzo il 21. Quest’anno di pandemia il vescovo Giuseppe Pellegrini celebrerà sabato 21 alle ore 10.30 la messa e parteciperà alla processione alle ore 14.30

La festa della Madonna della Salute, quell’affidarsi alla Vergine durante la pestilenza perché cessasse il contagio ha lasciato una grande traccia, al punto che il 21 novembre la gente, già sotto il dominio della Serenissima, celebra e si affida alla Madonna della Salute.A Venezia, a Trieste e in moltissime città e paesi dell’antica Repubblica, in Italia, in Istria e in Dalmazia. La Serenissima infatti, per permettere alle popolazioni distanti dalla Capitale di osservare la Festa, favorì la costruzione in tutta la Repubblica di santuari dedicati alla Madonna della Salute, che sono tutt’oggi numerosissimi, anche in piccoli paesi.Tante le località della diocesi di Concordia Pordenone dove si ricorda la Madonna della Salute.Con maggiore solennità si celebra a Tiezzo, Comune di Azzano Decimo. Già dal Seicento, nella cappellania di San Martino vescovo, si celebrava la festa. Ricordiamo che la cappellania di San Martino di Tiezzo fu elevata a parrocchia nel 1687, quando si staccò dall’antica Pieve di Azzano Decimo. La prima a staccarsi fu San Antonio abate di Pravisdomini intorno al 1434, seguirono San Giorgio di Chions nel 1500 circa, San Giuliano di Panigai, Fagnigola nel 1564, la cappella di San Tomaso di Cimpello dopo il 1584, nel 1675 San Liberale di Villotta e San Bartolomeo di Basedo (informazioni tratte dal grande lavoro che Bruno Sappa pubblicò a puntate negli anni ottanta nel nostro settimanale, soggetto: Azzano Decimo).Diede maggior solennità alla festa della Madonna della Salute a Tiezzo il parroco don Pasquale Pasquali nel 1886. Appena arrivato volle cambiare il nome della statua della Beata Vergine, da Madonna del Rosario in Madonna della Salute. Nella chiesa in un altare ligneo la statua della Madonna della Salute dello scultore veneziano Antonio Destro, una Madonna vestita (vedi foto qui in basso).La prima festa della “Salus infirmorum”, ripristinata con solennità da don Pasquali fu celebrata il 21 novembre 1886. La devozione fu generata quale tutela dalle epidemie del tempo. Festa grande a Tiezzo il 21 e per un’intera settimana. Numerosissime le celebrazioni eucaristiche nella parrocchiale e particolarmente solenne la processione con addobbi floreali lungo le vie anche ai giorni nostri.Quest’anno di pandemia il vescovo Giuseppe Pellegrini celebrerà sabato 21 alle ore 10.30 la messa e parteciperà alla processione alle ore 14.30 e la stessa Agenda diocesana in data 21 novembre ricorda come prima solennità “La Madonna della salute”, seconda “La Presentazione di Maria al tempio”.Altre chiese in cui si venera la Madonna della Salute sono a Polcenigo, chiesa già dedicata alla festività di Ognissanti; la chiesa del Pian delle Merie (Frisanco); l’Oratorio della Madonna della Salute a Tramonti di Sopra; La Salute di Livenza; la parrocchiale di Ramuscello dedicata il 6 maggio 1935 alla Presentazione di Maria al tempio, venezianamente Madonna della Salute; l’Oratorio della Madonna della Salute a Puja di Prata; nel Duomo a Portogruaro è presente una statua lignea di Valentino Panciera detto Besarel scultore e intagliatore della Val Zoldana e un altare con statua alla Madonna della salute del 1904 si trova in Cattedrale Santo Stefano a Concordia; una statua pure nella parrocchiale di Vallenoncello. Festa della Madonna della Salute a Ceolini e a Ranzano, comune di Fontanafredda e in altre parrocchie della Diocesi.

MLGA