Cultura
Aperture speciali del Museo del Lasciapassare
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Nelle giornate in cui Gorizia vive l’avvio ufficiale della Capitale europea della Cultura, il Museo del Lasciapassare/Prepustnica, allestito al valico italo-sloveno del Rafut offre ai visitatori una serie di aperture speciali. A partire da domani, giovedì 6 febbraio, a domenica 9, il Museo sarà aperto con orario continuato dalle 9.00 alle 17.00, come sempre ad ingresso libero. In particolare, nei pomeriggi di venerdì, sabato e domenica, tra le 14 e le 17, previsto anche un servizio di accoglienza ed approfondimento dei contenuti del museo e della storia del confine grazie alla presenza di Guide turistiche autorizzate del FVG. Il Museo custodisce una ricca mostra fotografica e multimediale che porta il visitatore alla scoperta della storia di Gorizia, Nova Gorica e del confine che le attraversa. Un viaggio tra le memorie dei testimoni e le immagini dell’epoca, all’interno di un piccolo valico, uno dei luoghi simbolo dell’Europa, prima divisa e poi riunificata.
Proprio di recente – grazie ad un progetto del Comune di Gorizia con il contributo della Regione con la realizzazione dell’associazione 47/40 – sono stati inseriti nel Museo nuovi contenuti, nuove voci e testimonianze ed è stata aumentata l’accessibilità linguistica della mostra esterna, friubile in italiano, sloveno e inglese.
Il Museo Lasciapassare/Prepustnica affronta uno dei nodi più complessi della storia di Gorizia, ovvero gli eventi che hanno segnato indelebilmente questi luoghi e i suoi abitanti con la divisione di un territorio, fino a quel momento unito, operata nel settembre del 1947 con il tracciato della linea bianca tra Italia e Jugoslavia. Le immagini d’archivio ci raccontano due punti di vista, quello italiano e quello jugoslavo: racconti che fanno emergere i sentimenti contrastanti nella popolazione, la drammaticità del momento, la difficoltà di scegliere da che parte stare. Un’immersione visiva e sonora nei giorni decisivi in cui nasce il nuovo confine che divide Gorizia, nella retorica che segnò i discorsi pubblici, nelle emozioni conservate dai volti e dai gesti dei goriziani. Un grande tavolo occupa la sala centrale del Museo. Sul tavolo alcuni oggetti sono capaci di rievocare storie e memorie, frammenti di quelle vite vissute a Gorizia e Nova Gorica, la città vecchia e la città nuova, divise e unite da una linea di confine. È sufficiente metterli al centro del tavolo e poi sedersi, ad ascoltare.
I racconti portati dai diversi oggetti, culminano nella caduta del confine. Il 1^ maggio 2004 la Slovenia entra nell’Unione Europea e i festeggiamenti ufficiali si tengono a Nova Gorica e Gorizia, in piazza Transalpina: un suggello ideale all’intenso racconto delle tante memorie custodite nel Museo, che ci porta direttamente nell’atmosfera festante della Capitale.