Diocesi
Domenica 26: tre candidati per il lettorato in Concattedrale a Pordenone ore 15
Sono tre uomini sposati, con figli, professionalmente impegnati. Il signor Antonio Castelli dalla Parrocchia di Sant’Agostino in Torre, il signor Gregorio Martino da San Giuseppe in Borgomeduna e il signor Vladi Ziroldo da di San Giuseppe e Sant’Antonio Abate in Biverone-Sant’Alò. Accanto a loro le mogli, i figli, i familiari, i parroci e le comunità cristiane.
Il Ministero del Lettorato
«Lo Spirito Santo unifica la Chiesa nella comunione e nel ministero, la istruisce e la dirige con diversi doni gerarchici e carismatici, la abbellisce con i suoi frutti» (Lumen Gentium, 4). Così il Concilio Vaticano 2° decreta e si esprime valorizzando i ministeri nella Chiesa Cattolica, e sollecita una ricognizione dei carismi e dei ministeri di cui lo Spirito del Signore l’ha arricchita e continua a farle dono.
I due “Motu proprio” che seguono, promulgati da san Paolo VI tra il 1972 e 1973, cioè “Ministeria quaedam” e “Ad pascendum” (del 1972), avviano questa ristrutturazione dei ministeri partendo dagli Ordini Minori che si riferivano alla precedente prassi formativa ed ecclesiastica. Così termina un’antica disciplina che riguardava soltanto i futuri presbiteri, facendo nascere un nuovo ordinamento che coinvolgerà le comunità cristiane e tutti i fedeli battezzati.
Il Lettorato e l’Accolitato inizieranno ad essere “donati” e riconosciuti anche a persone non avviate al presbiterato; infatti i due documenti mostrano il fondamento dei due ministeri del Lettorato e dell’Accolitato, distinguendo chiaramente tra ministeri radicati nel Battesimo dei quali ogni fedele battezzato può essere incaricato e i ministeri provenienti dalla partecipazione all’Ordine sacro. (cfr. MQ che cita LG, 10).
Ripristinato anche il Diaconato Permanente, i ministeri diventano passaggi necessari per una progressione pedagogica e disciplina ecclesiastica al fine di giungere all’ordinazione di diaconi permanenti diaconale di uomini anche sposati.
In definitiva fedeli battezzati, impegnati in diverse situazioni di vita e professionale, che si assumono la corresponsabilità della missione della Chiesa.
Il Vescovo San Cipriano ci offre pagine molto intense e belle sui Lettori nella Chiesa del IV secolo. Indica la elezione, i compiti e anche lo stato dei lettori nella Chiesa di Cartagine. Dai lettori si esigeva una vita esemplare, conforme a quella Parola Divina che essi proclamavano davanti a tutti. Poi il Lettore doveva essere una persona “istruita”, oggi diremo formata adeguatamente, esercitata nella “decifrazione dei codici”, dalla voce forte e decisa… La Scrittura doveva essere proclamata da un luogo visibile e sopraelevato, come lascia intendere san Cipriano nella Lettera 39: “Bisognava che la lampada fosse posta sul candelabro, da dove fa luce a tutti, e che il loro volto glorioso fosse posto in un luogo più alto: così, potendo essere visti da tutti i circostanti, saranno di sprone verso la gloria!”
Solo cenni di una prassi ecclesiale che riconosce i ministeri istituiti e anche i molti ministeri non istituiti ma che generosamente vengono svolti da donne e da uomini di fede per il bene delle nostre comunità parrocchiali
In occasione della Domenica della Parola di Dio, fortemente voluta da papa Francesco, la nostra Chiesa di Concordia-Pordenone vive questa giornata ponendo al centro al Parola di Dio e istituisce tre nuovi Lettori scelti ed eletti tra i candidati al Diaconato Permanete. Domenica, 26 gennaio 2020, nel Duomo San Marco in Pordenone: alle ore 15.00 riflessione proposta da don Maurizio Girolami, biblista e alle 15.30 celebrazione eucaristica nella quale verranno istituiti nuovi Lettori.
Sono tre uomini sposati, con figli, professionalmente impegnati. Il signor Antonio Castelli, proveniente dalla Parrocchia di Sant’Agostino in Torre, il signor Gregorio Martino della Parrocchia di San Giuseppe in Borgomeduna e il signor Vladi Ziroldo della Parrocchia di San Giuseppe e Sant’Antonio Abate in Biverone-Sant’Alò. Accanto a loro le mogli, i figli, i familiari, i parroci e le rispettive comunità cristiane.
Il cammino spirituale che necessariamente ha coinvolto anche le mogli, con risvolti di profondità e di serenità, ha lo scopo di confermare questa particolare vocazione che sarà dono alla nostra Chiesa Diocesana. Ora chiede ai propri candidati questo passaggio impegnativo e fondato sulla Parola di Dio.
Viviamo con fede questa prima Giornata della Parola di Dio e accogliamo questi nuovi tre Lettori istituiti per il bene della Chiesa di Concordia-Pordenone.