Beato Odorico: settimana accademica

Settimana accademica per Odorico700: due convegni internazionali (Università di Udine e Padova). Le UTE del Friuli riunite all’arca del beato il 30 ottobre

Due convegni internazionali (Università di Udine e Padova). Le UTE del Friuli riunite all’arca del beato il 30 ottobre

SETTIMANA ACCADEMICA PER ODORICO700

Settimana universitaria per Odorico700. Gli ultimi giorni di questo ottobre all’insegna del grande missionario in Cina prevedono addirittura due convegni di studi di carattere internazionale. Il primo è incentrato su “Odorico da Pordenone e altri viaggiatori in Cina” (così il sottotitolo), organizzato dall’Università degli Studi di Udine dove si tiene lunedì 29 ottobre (Sala convegni, Palazzo Antonini, via Petracco 8)) con titolo principale, tratto da un codice latino dell’Itinerarium, assai significativo: “Multa magna et mirabilia”, cioè le molte, grandi e meravigliose cose che il Nostro dice di avere visto in Oriente, spesso diffidando di essere creduto sulla verità di ciò che andava narrando. Ai saluti introduttivi, fra i quali quello del prof. Andrea Tilatti, uno specialista di Odorico, membro della Commissione per la canonizzazione e il culto, seguiranno in mattinata (dalle ore 10) relazioni di docenti delle Università di Udine e della Cattolica di Milano (collabora all’iniziativa l’Istituto Confucio dell’Università Cattolica del Sacro Cuore) e del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. La sessione pomeridiana, in lingua inglese (a partire dalle ore 14.30), vedrà protagonisti quattro docenti in arrivo dalla Cina: tre dell’Università di Pechino e uno dell’Università Nankai, cosa che la dice lunga su quanto qualcuno potrebbe essere indotto a ritenere, cioè che di Odorico in Cina non si sappia nulla o sia rimasto niente o che il frate non sia là conosciuto (quasi vent’anni fa il romanzo “Il filo di seta” del friulano Carlo Sgorlon fu tradotto in cinese dal massimo italianista della nazione, il compianto prof. Li Ton lu). Relazionerà anche un altro quotato studioso “odoriciano”, il prof. Alvise Andreose (Università eCampus), autore di numerosi contributi filologici sul dettato della Relatio e pubblicazioni in tema, intervenuto con lo storico padre Luciano Bertazzo al convegno al Santo di Padova del 20 ottobre prima della concelebrazione di domenica scorsa presieduta dal delegato pontificio per la basilica antoniana mons. Dal Cin (presenti una cinquantina di pellegrini da Pordenone e Udine) (nella foto). In quella città e università un ulteriore convegno indagherà Odorico fra i principali viaggiatori del Medioevo fino in Cina nella giornata del 31 ottobre (Palazzo Maldura, Sala Scattola, ore 9.30/18). Titolo: “Padova e il Catai. Viaggi medioevali di uomini, testi e idee tra il Veneto e la Cina”, presenti gli stessi relatori cinesi di Udine e ancora i professori Andreose e padre Bertazzo (Centro Studi Antoniani): questi definisce la Relatio odoriciana “uno dei più fantastici itinerari di viaggio che il Medioevo ci abbia lasciato” nei manoscritti, oltre cento, in latino, italiano, francese, tedesco, castigliano, gallese.

Pure un altro tipo di studenti, i numerosissimi iscritti alle “università della terza età”, sono coinvolti nel 700° il cui programma, terminato il mese apice, vedrà aprirsi (novembre-dicembre-gennaio) una serie di lezioni su Odorico e il suo viaggio nelle Ute di Udine (tre lezioni), Pordenone, Portogruaro, Cordenons, Porcia, Maniago, Spilimbergo, Sacile, San Vito al Tagliamento, Gemona, Cividale, San Giorgio di Nogaro, Tolmezzo, Codroipo, Palmanova, Latisana, Gorizia (si toccherà pure Trieste per una conferenza al “Centro Veritas” dei Gesuiti). Rappresentanze di tutte queste, insieme a gruppi parrocchiali di anziani delle due città di Odorico, sono attesi al Carmine di Udine alle ore 15 di martedì 30 ottobre (da Pordenone in treno alle ore 14.15) per un pomeriggio guidato insieme che, dopo l’introduzione di mons. Genero, muoverà dall’arca del beato e camminerà alla duecentesca chiesa di San Francesco (per quattro secoli sede della stessa arca), al duomo metropolitano e all’attiguo museo dell’arca del beato patriarca Bertrando (contemporaneo di Odorico) e del sepolcro della beata Elena Valentinis e si concluderà presso la tomba di un santo pure caro a Udine e al nostro Friuli, San Luigi Scrosoppi, con visita alle sue memorie conservate nella Casa Madre delle Suore della Provvidenza. E tutto questo alla vigilia ormai della Solennità di Tutti i Santi                                                   W.A.