Lettera dei nostri fidei donum don Lorenzo e don Loris

Una lettera dal Mozambico per la giornata missionaria mondiale: il grazie a noi per i nostri missionari

  In occasione della Giornata Missionaria Mondiale ci scrivono dal Mozambico, parrocchia di Chipene, i nostri don Lorenzo e don Loris. Niente come le loro parole può farci sentire vicine le missioni e l’impegno missionario della Diocesi in questa Giornata speciale.

“Buongiorno a tutti voi, o come si dice da queste parti: “Salama salama”.Un caro e affettuoso saluto a tutti voi da parte nostra. Siamo padre Lorenzo Barro e padre Loris Vignandel e vi stiamo scrivendo e pensando da Chipene, dal nord del Mozambico, dove la nostra diocesi di Concordia-Pordenone ha in cura pastorale una “piccola parrocchietta” – si fa per dire – di circa 130 comunità cristiane.Abbiamo saputo da padre Tarcisio del Centro Missionario diocesano dell’incontro di familiari e missionari tenuto a Pescincanna. Volentieri volevamo unirci a voi nel saluto e nella stima, sperando che tutti stiate bene.Qui a Chipene l’equipe missionaria è formata da noi due sacerdoti “fidei donum” e da tre suore comboniane (la più giovane ha 74 anni). Insieme proviamo a metterci a servizio di questa porzione di Popolo di Dio senza paura nel futuro, anzi accettando qualche sfida: la prossima apertura di un “lar” maschile ad esempio (il lar è come un convitto per studenti. La parola lar indica anche famiglia).In questi mesi ci hanno fatto visita il vescovo Giuseppe e l’amministratore diocesano, Giorgio Ros a luglio.Poi ad agosto abbiamo ospitato tre giovani che quest’anno hanno frequentato il PEM: due esperienze positive per ricordarci di esser parte di questa chiesa diocesana e di esser stati da lei scelti e inviati anche a nome vostro.Lavoriamo per costruire un collegamento presente e futuro tra Chiese sorelle, tra quella di Concordia-Pordenone e quella di Nacala. In questi giorni, quattro delle sei regioni in cui è divisa la parrocchia hanno vissuto il momento delle cresime col nuovo vescovo di questa diocesi, Dom Alberto: la motivazione più forte e impellente della nostra presenza qui è quella di aiutare questa Chiesa a poter camminare nel e col Signore Risorto. In questo senso, investiamo molte delle nostre energie nella formazione soprattutto dei laici, un impegno che consideriamo prioritario e fondamentale. Certo, al fine di cercar di conseguire questo fine, si rendono necessarie anche alcune strutture adatte a tale scopo: in vista della formazione, la nostra parrocchia nel tempo si è dotata di un centro pastorale, di sale per la catechesi, di un “lar” femminile (che ora accoglie 23 ragazze). Entrare nella vita e nell’organizzazione scolastica e sanitaria è complesso e la loro situazione è notevolmente al di sotto delle più rosee aspettative. La nostra possibilità di aiutare questa popolazione passa necessariamente per la necessità di un’azione formativa dei nostri fratelli nella fede e delle giovani generazioni: infatti, d’accordo con il consiglio pastorale parrocchiale, intendiamo dare anche ai ragazzi la possibilità di frequentare un “lar”. In un’ottica di collaborazione, mentre ringraziamo fin d’ora l’accompagnamento nella preghiera e il sostegno economico delle comunità e dei gruppi della nostra diocesi, approfittiamo anche per invitare chi lo desideri a venire in questa terra a darci una mano, anche per periodi prolungati: la presenza di laici, soprattutto se preparati, qui sarebbe fondamentale… e ovviamente sarebbe un’ottima esperienza per chi decidesse di donare un certo tempo della sua vita a questa porzione di popolazione mondiale.Un cordiale saluto nel Signore, in cui si intrecciano il presente e il futuro di tutti noi.padre Lorenzo e padre Lo