Insetti a tavola, dall’Unione Europea via libera alla vendita di farine di grillo, larva, locusta e verme

   Ai consumatori chiesta attenzione nella lettura delle etichette Insetti a tavola, dall’Unione Europea via libera alla vendita di farine di grillo, larva, locusta e verme

Del 2016 (Il Popolo del 14 febbraio) ci chiedevamo “cosa ci riserva il futuro in materia di cibo?”La risposta la possiamo leggere sulla Gazzetta Ufficiale del 29 dicembre 2023, sulla quale sono stati pubblicati quattro Decreti del Ministero dell’Agricoltura che autorizza la vendita, come alimento destinato al consumo umano, di farina di grillo, di larva della farina gialla, di locusta e di verme della farina minore. I Decreti del Ministro sono stati emessi, anche se a distanza di tempo, per dare concreta esecuzione in Italia ai relativi Regolamenti che ne hanno autorizzato la vendita in tutta l’Unione Europea.La Commissione Europea, nel concedere l’autorizzazione per i singoli insetti, si è avvalsa del parere dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare – EFSA – che, a sua volta, ha fondato le proprie conclusioni sulla documentazione fornita dalle industrie richiedenti.La Commissione Europea, pur autorizzando l’immissione sul mercato dei nuovi cibi, avverte (ad esempio, nel considerando n. 9 del Regolamento 2021/882) che “l’Autorità ha inoltre rilevato che il consumo di larva di Tenebrio molitor essiccata può causare relazioni allergiche nelle persone allergiche ai crostacei e agli acari della polvere”. Queste considerazioni della Commissione Europea vengono riprese dai Decreti Ministeriali per i singolo insetti.È del tutto conseguente che le autorizzazioni all’immissione sul mercato hanno già determinato un’ampia offerta di prodotti alimentari nuovi, derivati dall’applicazione di particolari processi di allevamento, rendendo il mercato già ampiamente competitivo.Assisteremo nella ristorazione alla presentazione di pietanze a base di insetti e, nei supermercati, l’esposizione delle farine di grillo o di locusta o di larva della farina troverà sempre un maggiore spazio, con campagne di vendita e offerte speciali.Per garantire la nostra sicurezza, i Decreti del Ministero prevedono una corretta informazione dell’etichettatura, con l’indicazione dei nomi degli insetti scritti in italiano. Avvertono altresì che i prodotti alimentari che contengono i nuovi cibi siano posti in ripiani separati e ben evidenziati.Come consumatori siamo chiamati ad essere particolarmente attenti nell’effettuare i nostri acquisti. La lettura delle etichette, alla quale spesso non prestiamo la dovuta importanza, dovrà diventare molto attenta e dovremo familiarizzare con i nomi degli insetti per individuarne la presenza negli alimenti che compriamo. Nel secolo scorso i cibi orientali non erano conosciuti nelle nostre comunità. Attualmente i ristoranti che somministrano sushi, cibi cinesi o di cucina etnica sono diffusi. Nelle nostre città, trovano spazio la cucina indiana, coreana, thailandese, messicana, vietnamita, filippina, eritrea ed etiope. Non sappiamo se i nuovi cibi a base di insetti “stuzzicheranno” l’appetito delle persone. Mi chiedo, però, se fra non molto tempo, faranno parte della nostra alimentazione.Antonio LazzàroGià Presidentedel Tribunale di Pordenone