Giornate Fai d’autunno in Veneto Orientale: Ca’ Corniali di Caorle e La Fagiana

Domenica 15 ottobre, accompagnati dalle guide della delegazione giovani del FAI, un gruppo di studenti del liceo XXV aprile di Portogruaro, sarà possibile visitare Ca’ Corniani di Caorle, dove ogni mezz’ora partiranno i tour guidati, dalle 10 alle 18, e La Fagiana di Torre di Fine di Eraclea.

Le giornate FAI d’Autunno organizzate dalla delegazione di Portogruaro si svolgono quest’anno all’insegna della ruralità e dell’ambiente. Sono state individuate, infatti, due storiche aziende del Veneto orientale quali mete da esplorare, per chi volesse trascorrere una giornata di scoperta e conoscenza del nostro territorio, domenica 15 ottobre.Accompagnati dalle guide della delegazione giovani del FAI, un gruppo di studenti del liceo XXV aprile di Portogruaro, sarà possibile visitare Ca’ Corniani di Caorle, dove ogni mezz’ora partiranno i tour guidati, dalle 10 alle 18, e La Fagiana di Torre di Fine di Eraclea.A Ca’ Corniani oltre ai tour guidati dagli apprendisti ciceroni del Fai, alle 15 è organizzata una visita speciale a cura di Vincenzo Gobbo, archeologo e storico dell’arte. La storia del sito si inserisce, infatti, nel contesto più ampio dell’area costiera caratterizzata da insediamenti posti in collegamento con l’entroterra attraverso le vie d’acqua e connessi dai Romani attraverso la via Annia. Ma è in epoca moderna che il territorio alle spalle di Caorle viene trasformato e bonificato, a partire dal 1851 quando le Assicurazioni Generali acquistano la vasta proprietà della famiglia Corniani e operano in un’area di 1.700 ettari un lavoro di sottrazione all’acqua del terreno, con interventi manuali prima e meccanizzati poi. Nasce un borgo che arriva ad avere circa 3000 residenti, distribuiti tra il centro aziendale e le 80 mezzadrie sparse nella campagna, con tutto quello che serviva all’assistenza spirituale, scolastica, sanitaria e ricreativa. Oggi il centro è oggetto di investimenti importanti tesi alla sua conservazione e valorizzazione, e contemporaneamente è tornato ad essere una “terra d’avanguardia” sia dal punto di vista agricolo che ambientale.Ancora di bonifiche e di imprenditori illuminati si parla a proposito dell’azienda La Fagiana, che a Torrre di Fine coltiva il riso secondo una tradizione che nel Veneto orientale ha precedenti illustri, ad esempio ad Alvisopoli, ripresa a partire dalla seconda metà del secolo scorso. Non solo risaie ma un habitat della biodiversità in un’area che porta ancora i segni della prima bonifica – nel 1920 – opera del dottor Romiati, con edifici storici e un paesaggio di terre e di acque regolato dall’uomo. Alla Fagiana le visite sul tema del riso e delle relative tecniche sono programmate alle 11 e alle 15.30. Anche qui sono previste due visite speciali, una alle 12 e una alle 16.30, alla scoperta della varietà ambientale della tenuta.Ada Toffon