Destra Tagliamento: la siccità non molla

Per la prima volta nella storia del consorzio di bonifica Cellina Meduna c’è bisogno di irrigare anche a metà ottobre.

Non accenna a mollare la presa la siccità che ormai da mesi sta imperversando sulla Destra Tagliamento. Anzi, il clima appare talmente impazzito che per la prima volta nella storia del consorzio di bonifica Cellina Meduna c’è bisogno di irrigare anche a metà ottobre. In queste ore al quartier generale di Pordenone sono infatti pervenute delle richieste di acqua da parte di soci che si occupano di colture tardive come mele e kiwi. In altre parole, non piove e le temperature continuano ad attestarsi su valori molto elevati, soprattutto nei pomeriggi assolati. Di qui la pressione sul Cm perché fornisca acqua in un periodo dell’anno tradizionalmente umido e a stagione irrigua ormai conclusa. E il meteo non aiuta di certo, con previsioni che parlano di cielo sereno per vari giorni ancora. “Ovviamente le domande sono limitate e riusciremo a garantire il servizio per tutti ma ciò non significa che l’emergenza idrica sia alle spalle – ha spiegato al proposito il presidente Valter Colussi che si confronta quotidianamente con la Regione e in particolare con l’Assessore Stefano Zannier -. Le precipitazioni delle ultime settimane non hanno mitigato il deficit accumulato in mesi di secco completo. Tra l’altro, è piovuto di più in pianura che non in montagna. Le falde non si sono ricaricate e continuano a mantenersi su livelli estremamente profondi. Abbiamo necessità di un autunno “normale” per ristabilizzare il quadro e affrontare una primavera senza intoppi”. Per ora l’unica cosa che si può fare a detta di Colussi è di “evitare ogni forma di spreco e di risparmiare risorse, in particolare lungo l’asta del torrente Meduna che si conferma la più critica in fatto di riserve di accumulo”. “I nostri soci si stanno impegnando nell’innovazione con sistemi irrigui più efficienti ma è ovvio che solo la pioggia potrà mandare in archivio questo incubo”, ha concluso il presidente di ritorno da Udine dove sono stati festeggiati i cento anni dalla prima bonifica nazionale. Tra poco anche il Cellina Meduna celebrerà il proprio secolo di vita, con cambiamenti sociali, economici e agricoli impensabili in quel lontano 1922. Cambiamenti a cui ora si devono purtroppo aggiungere anche quelli climatici.