A Porcia sabato 24 lo spettacolo di Leonardo Manera

Il noto comico si esibirà alle 21 in piazza Remigi nell'ambito della manifestazione Purlilium. Nel pomeriggio alle 18 nel Giardino del Casello di Guardia lo spettacolo con attrice e burattini "L'uccellino, la gallinella e il cane". Entrambi gli appuntamenti a ingresso gratuito

Doppio appuntamento con il teatro sabato 24 settembre nell’ambito della manifestazione Purlilium. Sapori e note per le vie del centro, organizzata dall’assessorato alla Cultura e Turismo della Città di Porcia, in collaborazione con Ortoteatro. Ospite molto atteso sarà il comico Leonardo Manera, che salirà sul palco alle 21 in piazza Remigi, protagonista di uno spettacolo di cabaret.  

Leonardo Manera è sicuramente tra gli attori comici più poliedrici ed intellettualmente eccitanti dell’universo cabaret. Unico italiano ad aver partecipato a tutte le edizioni di Zelig, a questo punto si definisce lui stesso un comico “esodato…che cerca in tutti i modi di riprendersi il palcoscenico”. Dalla fantasia instancabile e con un repertorio vastissimo, capace di lavorare come pochi altri con sottile umorismo su situazioni paradossali, Leonardo Manera dal 2000 in poi ha inventato e scritto ogni volta gag, personaggi o monologhi sempre nuovi e vincenti. Alcuni suoi personaggi sono diventati vere e proprie icone: lo stranito che si sottopone a sedute di ipnosi e riesce a di dire solo “fluoro… fluoro …Adriana… Adriana”, o lo stralunato Piter, parodia del ragazzo della provincia bresciana, o ancora Petrektek, protagonista dello straordinario omaggio al cinema polacco (in coppia con la sorprendente Claudia Penoni-Cripztak) che Manera ha inventato ispirandosi ai film del regista finlandese Aki Kaurismaki. Oppure novità dell’edizione 2012 di Zelig, Batista, caricatura tra luci e ombre dell’imprenditoria del Nord-Est trasferitosi a produrre nell’Isola Samoa. Autore della maggior parte dei testi che porta in scena, Manera presenta una comicità surreale e delicata, immaginifica e profonda. Ha ottenuto vari riconoscimenti a livello nazionale come il premio del Festival nazionale del Cabaret (1996), il premio “Ugo Tognazzi” nella sezione giovani al Festival di cabaret Città di Cremona (1997), oltre al premio della critica alla Zanzara d’oro (1997). Il cinema lo ha visto recitare nei film La grande prugna (1999) di Claudio Malaponti, Ma femme s’appelle Maurice (2001) di Jean Marie Poiret, nel lungometraggio per la tv L’ultima battuta di Federica Martino (2006) e nella commedia horror Una notte da paura (2012) con la regia di Claudio Fragasso. Per la televisione oltre a Zelig, Zelig Circus e Zelig Off, ha partecipato a diversi programmi comici come Seven Show, Paperissima, Quelli che il calcio, Ciro, Belli dentro. Attivo anche sulla scena teatrale, dove è spesso protagonista sotto la regia di Marco Rampoldi. Protagonista anche alla radio ha lavorato a lungo con Alessandro Milan nei programmi radiofonici di Radio24.

L’appuntamento è a ingresso gratuito.

Sempre sabato, alle 18 nel Giardino del Casello di Guardia andrà in scena lo spettacolo di Ortoteatro L’uccellino, la gallinella e il cane, di e con Federica Guerra (autrice anche dei pupazzi), musiche di Fabio Mazza, baracca e scenografie di Paolo Pezzutti e regia di Fabio Scaramucci. 

Nelle tre storie che compongono lo spettacolo si parla della bellezza e della difficoltà di crescere e diventare grandi; si parla dell’importanza della generosità e dell’amicizia, della collaborazione e dell’aiuto reciproco. La prima storia ha come protagonista un cane piccolo piccolo di nome Martino, capitato, chissà come, in un paese senza cani. Martino non sa né abbaiare né fare nessun altro verso. Lui sarebbe tranquillo se gli altri non lo prendessero in giro per questo. Si sente smarrito e parte alla ricerca di qualcuno che gli insegni ad abbaiare. Ci prova il gallo, incontra la volpe astuta, chiede aiuto al cuculo, evita il cacciatore, finché dopo molte avventure, buffe e tenere, troverà chi saprà, con pazienza e amore, insegnargli ad abbaiare. Martino conquista la propria autonomia e identità attraverso un percorso di fiducia che diventa entusiasmante se fatto con “i giusti maestri”, con coloro che sanno toccare le giuste corde. Dal racconto di Gianni Rodari “Il cane che non sapeva abbaiare” – della raccolta “Tante storie per giocare”. 

Il secondo episodio è la rappresentazione di un racconto popolare inglese, ripreso da numerosi autori e diffuso in moltissime tradizioni orali: “La gallinella e il chicco di grano”. La Gallinella Rossa ha dei chicchi di grano che decide di seminare. Chiede aiuto ai suoi amici, la Papera, il Gatto, il Maiale, ma tutti rifiutano perché impegnati a giocare. E la stessa cosa avviene per la mietitura, per fare la farina, per impastare il pane… Quando, però, si tratta di mangiare e di dividere il pane Papera, Gatto e Maiale si presentano puntuali, allora la Gallinella Rossa darà loro una lezione. Conclude lo spettacolo “Tico che non può volare”, elaborazione del racconto illustrato di Leo Lionni “Tico dalle ali d’oro”, si parla di un uccellino, Tico, appunto, che nasce, non si sa perché, senza ali. Questa grande differenza non gli impedisce di avere molti amici uccellini. Un giorno Tico riceve dall’Uccello dei Desideri delle ali d’oro e con quelle può, finalmente, girare il mondo. Impara ad essere generoso e comincia a regalare le piume dorate a chi ne ha bisogno, ai molti poveri che incontra per strada. L’altruismo di Tico viene premiato: per ciascuna ala d’oro regalata a Tico spunta un’ala nera!

Lo spettacolo è adatto a tutti la famiglia, ingresso grauito.