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Ue: Roberta Metsola e gli auguri a Trump e agli Usa

(Strasburgo) “Ieri 19 gennaio gli occhi di tutto il mondo erano puntati sulla liberazione dei primi tre ostaggi israeliani a Gaza, un passo di cui avevamo una disperata necessità”. La notizia dell’accordo per una tregua nella Striscia inaugura la plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo, la prima del 2025. La presidente Roberta Metsola ha sottolineato l’importanza di quanto avvenuto, indicando la strada che anche l’Unione europea è chiamata a seguire per giungere a una riappacificazione nella regione: “Dobbiamo utilizzare questo momento per trasformare la disperazione in speranza, creando una vera prospettiva di pace in Medio Oriente: la nostra priorità è far rispettare l’accordo per una fine del conflitto e la liberazione degli altri ostaggi, e l’Europa è pronta a svolgere il proprio ruolo”.
Dal Medio Oriente agli Stati Uniti d’America. “Mentre parliamo, Donald Trump sta inaugurando la nuova amministrazione americana. Auguri a tutto il popolo statunitense per l’avvio di questo nuovo capitolo della sua storia”. Metsola ha definito le relazioni che legano Ue e Usa un “rapporto saldo che dura da decenni”, evidenziando al contempo le sfide geopolitiche su scala internazionale che “richiedono un’alleanza transatlantica rinnovata, per la quale noi europei siamo pronti come amici e come partner dell’America”.
Nell’agenda dei lavori di questa sessione plenaria in programma da oggi, lunedì 20 gennaio, fino a giovedì 23, c’è spazio anche per alcune delicate questioni di carattere internazionale, dai confini europei al Sud del mondo. Martedì l’emiciclo discuterà della situazione in corso in Venezuela, ribadendo il riconoscimento di Edmundo González Urrutia come legittimo presidente al posto del contestato Nicolas Maduro. Sempre martedì, nel pomeriggio, si affronterà il tema della cosiddetta flotta ombra russa che opera nel Mar Baltico, ritenuta responsabile di una serie di danni contro infrastrutture di Stati europei. Infine giovedì sarà la volta di Bielorussia e Georgia: il Parlamento europeo procederà con una votazione in vista delle elezioni che si terranno a Minsk domenica 26 gennaio, mentre per quanto riguarda la situazione di Tbilisi, la discussione in aula sarà seguita da un voto previsto nella prossima plenaria, in programma a febbraio.