Siccità: il Consorzio Meduna Cellina contro i furbetti intensifica i controlli

Troppi i prelievi non autorizzati e i consorziati restano senza acqua. La parte più bassa del Meduna penalizzata da chi attinge abusivamente a monte

 

Troppi “furbetti” si allacciano fuori orario alle condutture del consorzio di bonifica pur di salvare parte del raccolto: ecco spiegato il perché di alcune anomalie riscontrate nella porzione più bassa del territorio irrigato con l’acqua del Meduna. I tecnici del Cellina Meduna hanno infatti accertato la presenza di prelievi non autorizzati, cioè di soci che si attaccano alla rete al di fuori delle turnazioni e delle fasce orarie consentite. A questo punto il sistema, già in sofferenza per la gravissima carenza idrica, va in tilt. A farne le maggiori spese i consorziati della parte più a valle del fiume che restano improvvisamente senza fornitura pur avendo diritto a bagnare le rispettive coltivazioni.Sono già scattati controlli ancor più capillari e serrati, soprattutto durante la notte quando sembra che il fenomeno tenda ad aumentare di intensità”, ha garantito il presidente del Cellina Meduna, Valter Colussi, che però si appella anche al buon senso dei soci. “Siamo tutti nella stessa barca, non aumentiamo disagi e tensioni violando le regole”, ha detto Colussi che ha invitato tutti alla solidarietà di gruppo. Chi verrà pizzicato con gli irrigatori aperti senza autorizzazione si vedrà elevare una pesante sanzione pecuniaria. Nel frattempo i numeri del Meduna continuano a preoccupare perché in drastico calo rispetto ad una settimana fa. Al momento nel lago di Redona sono conservati circa sette milioni di metri cubi con il consorzio di bonifica che ne utilizza 200 mila al giorno. I prelievi fuori norma impongono di immettere ancor più acqua nelle tubazioni, riducendo così il margine di scorta. Come se non bastasse c’è lo spettro del fango a profilarsi all’orizzonte: non tutte le riserve accumulate nel lago risultano potenzialmente disponibili in quanto più le pompe si avvicinano al fondale e più il limo intasa filtri e condotte. Insomma un quadro da allerta rossa che un meteo implacabile non rende meno fosco: di qui alla prossima settimana non sono infatti previste precipitazioni in grado di ribaltare la situazione.