San Valentino e Covid: c’è ancora chi si innamora?

a dopo due anni di pandemia, di mascherine, di paura di contagio, di… Ci si innamora ancora?

a dopo due anni di pandemia, di mascherine, di paura di contagio, di… Ci si innamora ancora?Lo abbiamo chiesto a qualche “giovane coppia” di adolescenti, di ventenni e di trentenni.Abbiamo raccolto alcune simpatiche considerazioni che vogliamo condividere.Tutti ormai siamo consapevoli che agli adolescenti è tanto mancata la scuola e il ritrovo del fine settimana in giro per la città o in discoteca.Questi adolescenti dicono: “Chiuso in casa non mi sono più innamorato di nessuno… Come fare? Per telefono? No, due anni persi, due anni di perfetta solitudine e adesso ancora non mi sento sicuro”.Qualche altra coppietta dice invece che proprio lo stare a casa è stata occasione di innamorarsi della voce, del volto, della musica dell’altro e non litigare mai “perché eravamo solo noi due…”.Emergono nella fascia degli adolescenti notevoli disagi emotivi e relazionali. La loro quotidianità è stata cambiata e anche i vissuti propri dell’incontro e dell’innamoramento.Numerosi ragazzi affermano che la ripresa della scuola in quest’anno scolastico è stata vissuta con grandi aspettative e la situazione della pandemia nel mese di gennaio ha fatto temere nuove chiusure, nuovi allontanamenti.Tra i ventenni molti giovani affermano che gli innamoramenti veri si sono mantenuti nel tempo, anzi, la difficoltà dell’incontro, ha reso ancora più forte il legame per la condivisione di desideri e per un aumentato tempo di dialogo “non abbiamo fatto assieme tante cose, ma abbiamo parlato di più”! Altri dicono che le limitazioni date dalla pandemia hanno fatto finire storie iniziate con grandi coinvolgimenti, ma in particolare hanno assolutamente impedito il nascere di nuove storie. Tra i ventenni molte analisi sociali segnalano un forte isolamento, molte ore passate in silenzio e in ascolto passivo di TV e di tutto quello che gli svariati mezzi di comunicazione presenti nelle nostre case ci mettono a disposizione.Le occasioni di incontro tra coetanei sono state quasi annullate per la necessaria prudenza e le occasioni di incontri casuali che diventavano fertile terreno dove l’angioletto alato (Cupido) poteva tirare le sue frecce, sono state quasi azzerate. In passato tanti innamoramenti sono nati in un incontro casuale al margine di una sagra, una marcia, un ballo, una sera in pizzeria. Pare che molte storie non siano proprio decollate e che anche quest’anno San Valentino rischi proprio di passare un poco in silenzio.Infine tra le coppie già ben consolidate prima della pandemia e che avevano il progetto del sì per sempre nel 2020 molte hanno deciso di rimandare al 2021, qualcuna, addirittura, ancora non ha celebrato il matrimonio optando per una convivenza o semplicemente continuando la convivenza. Insomma un po’ in ribasso il San Valentino del 2022.In tutte le età e in tutti i contesti la storia dell’umanità insegna che ci si può innamorare in un attimo, ma sicuramente in un contesto sociale come quello che stiamo vivendo ormai da due anni e che sta interessando tutta l’umanità, anche questo particolarissimo e splendido momento che è l’innamoramento ha subito una modificazione caratterizzata piuttosto da elementi negativi quali isolamento, rinvio, incertezza. La voglia di sognare in grande e spiccare il volo verso una vita di coppia di due innamorati sia veramente benedetta dal Santo degli innamorati.Maria Josè MoresPsicologa