Attualità
Scuole superiori in presenza, la felicità degli studenti
Non mancano le preoccupazioni, ma l’organizzazione anche dei trasporti risulta positiva
Con febbraio si sono riaperte le aule per riaccogliere i quasi 6.500 ragazzi dei 13 Istituti secondari di secondo grado (superiori) del Pordenonese. Sono soltanto la metà, dato che la necessità di evitare sovraffollamenti nei mezzi di trasporto ha determinato la riduzione della frequenza del 50%, mentre per l’altra metà continua il ricorso alla didattica a distanza. In qualche Istituto l’avvicendamento prevede la frequenza a giorni alterni, in altri a settimane alterne, pertanto il movimento dei ragazzi nell’ambito dell’edificio scolastico è sempre ridotto per tutti del 50 per cento. La stessa situazione si verifica nei mezzi di trasporto; anzi in questi ultimi, data la dotazione di nuovi mezzi, una trentina, la riduzione del numero di studenti trasportati in molti casi è davvero significativa.Nei vari edifici scolastici si adottano accorgimenti per diversificare i percorsi in entrata e in uscita o comunque per assicurare i dovuti distanziamenti in entrambe le direzioni. I ragazzi sono sempre accompagnati dall’occhio vigile del personale che assicura il pieno rispetto delle regole. Per la maggior parte degli Istituti è prevista la ricreazione in classe, ciascuno al proprio posto, e in alcuni casi, quando l’orario si prolunga nel pomeriggio, anche per il pranzo è adottata la stessa modalità.Ci sono ragazzi che si trovano in difficoltà per il fatto che le verifiche sono per la maggior parte previste in presenza con un ritmo di lavoro a volte molto intenso. In ogni caso è sempre preferibile la scuola dal vivo con la possibilità, già tanto attesa, di incontrare insegnanti e compagni di classe.Marta racconta: “Qualcuno in classe cerca di abbassare a volte la mascherina per respirare un po’. E’ davvero pesante tenerla in continuazione per tante ore. C’è poca o nulla possibilità di parlare tra noi. Si attende l’ora di educazione fisica per poter muoverci, sia pure con tutti i possibili distanziamenti e con l’uso di un tappetino individuale. Comunque c’è sempre tanta paura. Una ragazza è a casa in quarantena e questo fatto crea un po’ di allarme… Non si è mai tranquilli, si teme che qualcuno non sia abbastanza prudente al di fuori dell’ambiente scolastico. Se non ci fosse la paura del Covid, sarebbe di gran lunga migliore la scuola in presenza, anche se ci sono tante verifiche ora che siamo in classe”.Dal punto di vista di Davide: “Le condizioni di viaggio sono molto migliorate, anche se ci sono linee più attrezzate e altre meno. Comunque chi, come nel mio caso, si sta preparando alla maturità ha bisogno della scuola in presenza, per quanto non sappiamo ancora come si svolgerà la prova finale. Si sente dire che anche per quest’anno è previsto solo l’orale. Siamo in attesa di notizie dal nuovo Governo”.Giada dichiara: “Sono contentissima di essere tornata in classe, nella mia scuola finalmente ritrovata! Nel mio Istituto è prevista la frequenza a giorni alterni. Tutte le giornate sono molto intense, sempre con tante verifiche e interrogazioni, tuttavia si sta meglio a scuola! Nella mia linea per San Vito, le corriere sono molto pulite e sempre igienizzate, i posti sono adeguati alle norme attuali: una situazione ottima! Come rappresentante di classe, sono stata convocata con gli altri dal dirigente per ricevere tutte le nuove disposizioni. Ci ha invitati ad avere fiducia e ad apprezzare il piacere di essere ritornati in aula. La scuola è molto ben organizzata per quanto riguarda la gestione delle entrate e delle uscite con percorsi differenziati. Ciò che conta per noi ragazzi è l’aver ritrovato ritmi e momenti di normalità”.