Parco delle Fonti a Torrate: natura, ingegneria e didattica

Occupa una superficie di 80 ettari con una ventina di pozzi artesiani. Mix ideale per visite scolastiche

Il Parco delle Fonti di Torrate di Chions occupa una superficie di 80 ettari, dedicata alla salvaguardia naturale della ventina di pozzi artesiani, che costituiscono la principale fonte di approvvigionamento di acqua potabile di Livenza Tagliamento Acque, la società pubblica interregionale che gestisce il servizio idrico integrato. L’area naturalistica si estende a nord della strada provinciale Pravisdomini-Villotta-San Vito al Tagliamento; è delimitata ad ovest dalla roggia di Villotta, ad est dalla roggia del Mulino, mentre a nord confina con il comune di San Vito al Tagliamento, dove si trova il Boscat, un lembo residuo di sette ettari della grande foresta che anticamente ricopriva il territorio.Il recupero ambientale dell’area è storia recente: il progetto generale del Parco delle Fonti è stato approvato nel 1999 dal Ministero dei Lavori Pubblici, che ha concesso un primo finanziamento statale di 3 miliardi di vecchie lire. La realizzazione dei vari stralci è stata avviata negli anni immediatamente successivi, con nuove piantumazioni a partire 2003-2004. Oggi risulta completato il quinto lotto. L’area per metà è proprietà pubblica, di Livenza Tagliamento Acque, mentre l’altra metà appartiene ancora alla famiglia che storicamente era proprietaria dei fondi. Entrambe le aree sono gestite secondo i medesimi criteri di tutela. La società pubblica vi ha realizzato inizialmente 20 ettari di nuove aree boscate con circa 50 mila piante di alberi autoctoni (querce, carpini, ontani, olmi); il rimboschimento è poi andato avanti, mentre tre ettari sono dedicati a zone umide con polle di acqua di risorgiva; vi sono stati realizzati 8 chilometri di piste ciclabili attrezzate. E’ presente la vegetazione tipica ripariale lungo le rogge; sono state curate siepi arboree interpoderali, mentre un filare di maestose querce farnia circonda il nucleo del torrione medioevale. La ventina di pozzi artesiani prelevano l’acqua da due differenti falde: la prima è circa a 40 metri di profondità dal piano campagna, mentre la seconda, più profonda, si trova a circa 180. I primi lavori per consentire l’utilizzo delle acque con destinazione ad acquedotto civile sono iniziati nel 1958, mentre il primo impianto è stato inaugurato nel 1963. Nei decenni successivi le reti si sono ampliate notevolmente. Oggi, dopo che in Livenza Tagliamento Acque sono confluiti gli acquedotti consorziali del Basso Livenza e del Basso Tagliamento nonché quello comunale di Portogruaro, i pozzi artesiani di Torrate sono collegati con le condotte idriche a tutto il territorio. In particolare d’estate, solitamente la stagione più critica, vengono assicurate le forniture d’acqua potabile al centro balneare di Bibione ed il centro urbano di Portogruaro.L’area del Parco di Torrate ben si presta ad un’azione didattico-educativa, collegata alla tutela ed alla fruizione del patrimonio naturale, sia idrico che ambientale, per le scuole di ogni ordine e grado: dall’infanzia, alla primaria ed alle secondarie, compresi gli istituti specializzati che preparano i tecnici ambientali. Nelle ristrutturate vecchie officine è stata attrezzata un’aula che può ospitare mostre, conferenze e convegni: da Arti nel Bosco ad iniziative del Fai. Il Parco è ben utilizzato dai cittadini per passeggiate all’aria aperta. I ciclo-turisti possono arrivarvi con percorsi brevi dai quattro punti cardinali: Pordenone, Portogruaro, San Vito al Tagliamento e Motta di Livenza.