Tornano a rivedersi i pellegrini diretti a Roma

A San Martino al Tagliamento nell'ambito del progetto relativo alla Romea Strata

Quattro anni fa un pellegrino stupì tutti raggiungendo San Martino al Tagliamento a piedi dalla Polonia, proseguendo poi il suo cammino verso Roma: l’incertezza legata all’emergenza coronavirus forse quest’anno non permetterà arrivi da così lontano, ma ciononostante la comunità sanmartinese è pronta ad accogliere nuovamente i pellegrini che percorrono la Romea Allemagna, antica via di comunicazione che collegava il Nord europa alla Città santa. Per il quinto anno consecutivo infatti il Comune di San Martino al Tagliamento ha aderito al progetto Romea Strata, voluto dall’Ufficio Pellegrinaggi Diocesi di Vicenza.  Provenendo dal territorio di San Giorgio della Richinvelda, l’itinerario attraverso l’area golenale del Tagliamento arriva in via Saletto e da lì lungo via Maggiore fino a piazza Umberto Primo, dove c’è l’arrivo della tappa numero 7. La numero 8 parte dallo stesso punto e attraverso viale Rimembranza e poi via San Giacomo, con una sosta alla chiesa dei Santi Filippo e Giacomo, entra infine nel territorio di Valvasone Arzene. In questi giorni gli uffici comunali hanno verificato la percorribilità dell’itinerario segnalato da opportuna cartellonistica. L’assistenza ai pellegrini che dovessero pernottare è garantita dalla famiglia Pittars, ma nel frattempo l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Francesco Del Bianco sta progettando la realizzazione di un pubblico ostello. Infatti c’è l’interesse ad acquistare il mulino di località Arzenutto grazie a 200 mila euro ricevuti tramite il Piano di sviluppo rurale del Friuli Venezia Giulia per il periodo 2014-2020. Il nucleo originario del mulino sembrerebbe essere stato realizzato prima del 1290 e forse serviva come ospitale per i viandanti. Diversi ricercatori hanno rilevato infatti la presenza di affreschi all’interno del complesso edilizio, nonché fino a pochi decenni fa esisteva una campanella che si diceva servisse per radunare i pellegrini della Romea prima di recitare il rosario. (d.f.)