Le Carline: il loro biologico ha anticipato i tempi

A Pramaggiore

Quando, 35 anni fa, Daniele Piccinin prese in mano l’azienda agricola di famiglia estese la coltivazione della vite su tutti i terreni, ma soprattutto fece una scelta che allora era “di nicchia”: decise di introdurre il sistema dell’agricoltura biologica.Era il 1986, la prima normativa sul biologico arriverà con la legge del 1991. A spingerlo su questa strada fu la consapevolezza che bisognava fare qualcosa per ridurre, se non eliminare, i rischi derivanti da un uso troppo spinto dei trattamenti delle fitopatologie. Entrambi i genitori si erano ammalati di tumore ed avevano sempre lavorato in campagna e avuto a che fare con i prodotti che allora si usavano senza tante conoscenze degli effetti sulla salute umana.L’azienda, che si trova in comune di Pramaggiore, località Carline, è stata dunque pioniera nella produzione di uva da agricoltura biologica e Daniele insieme alla moglie Diana, che lo sostiene e lo affianca nel lavoro, ha portato il marchio, che prende il nome dal territorio di origine, in tutto il mondo: la produzione si aggira attualmente attorno ai 5.000 ettolitri, derivati dai 30 ettari di proprietà e da uve conferite in collaborazione stretta con proprietari che seguono il disciplinare prescritto.Oltre che biologici i suoi vini sono certificati come vegani, in quanto privi di qualsiasi additivo di origine animale. Da qualche anno è anche attivo a livello nazionale nella sperimentazione e diffusione dei vitigni resilienti, resistenti alle malattie e dunque in grado di ridurre al minimo i trattamenti vari in campo e in cantina.I due figli sono entrati da poco a pieno titolo nell’impresa famigliare, forti anche di una robusta preparazione scolastica e universitaria: Claudia è laureata in Economia aziendale e Alessandro dopo il diploma all’Istituto enologico si è laureato in Scienze agrarie. Tutta la famiglia è impegnata nel lavoro in campagna, nella vinificazione e nella commercializzazione e vendita, come molte realtà di queste dimensioni in cui i titolari si occupano direttamente di ogni fase.Daniele è anche presidente del BioVenezia, nato nel 2016, proprio in questo territorio in cui molti imprenditori agricoli hanno seguito la strada intrapresa dalla famiglia Piccinin.