Il matrimonio è un “Sì” detto al futuro un atto di fiducia, coraggio e speranza

Servizio famiglia e vita. Riprendono i "Sì"  dopo il fermo pandemia

“Don, abbiamo una cosa da dirti: avevamo deciso di sposarci il prossimo anno, ma, dopo gli ultimi incontri del percorso in preparazione al matrimonio ci siamo chiesti perché rimandare; è questo il momento: ci sposeremo tra pochi mesi!”. Così una coppia pochi giorni fa.Una bella domanda: perché aspettare? Come mai alcune coppie hanno deciso, anche nel pieno delle restrizioni anti-Covid, di sposarsi, rinunciando a una parte della festa, e altre hanno atteso che si creassero condizioni più favorevoli? Non si può dare una risposta unica: ciascuno ha le proprie motivazioni e potrebbe essere riduttivo cercare di semplificare in poche battute la complessità delle situazioni e dei percorsi di discernimento. Certamente possiamo cogliere un dato significativo: in un clima culturale come il nostro, nel quale il matrimonio è sempre più percepito tendenzialmente come un fatto privato che riguarda i due che si sposano, attendere l’allentamento delle misure anti contagio per poter festeggiare con tutti i cari e gli amici, è segno che si è percepita come importante la dimensione sociale del matrimonio: ci si sposa per dare vita a una nuova piccola comunità nella grande comunità. Il matrimonio è una realtà relazionale che crea e intesse relazioni (con parenti, vicini, amici, altri coniugi e famiglie…), un “singolare plurale” che immette senso del “Noi” nella società.Allo stesso tempo, anche chi ha deciso di celebrare il sacramento nel periodo di limite si è reso testimone di un significato proprio del matrimonio cristiano: il cuore della scelta coniugale è voler diventare, in due, segno visibile dell’amore invisibile di Gesù per la sua Chiesa, canale che porta il suo amore in casa, nel vicinato, nel quartiere, nella comunità cristiana… per questo non ci sono “condizioni favorevoli” da aspettare, quando il discernimento del fidanzamento è compiuto e la scelta è matura. I cristiani, fin dai primi discepoli, testimoniano la loro fede anche in circostanze avverse e proprio tali circostanze rendono la testimonianza più luminosa: quella di un Amore più grande che avvince e convince a vedere le difficoltà come un’opportunità.Che sia in un modo, che sia in un altro, che sia ieri, oggi o domani, in ogni caso il matrimonio è un “Sì” detto al futuro, un atto di fiducia e di coraggio che rigenera speranza nella società intera, un’iniezione di voglia di vivere insieme che, ai nostri giorni, fa molto bene.