Alcuni istituti hanno messo a disposizione degli studenti una psicologa

Fine corsa per un anno  scolastico difficile

In seguito al grave disagio segnalato da alcuni genitori, particolarmente di studenti di Istituti professionali, spesso è stato messo a disposizione dalla scuola un supporto psicologico. Tuttavia, nonostante le attenzioni profuse, alcuni ragazzi hanno interrotto ogni rapporto con la scuola e talvolta manca anche il contatto con le rispettive famiglie.

Forse qualcuno di questi studenti ha cercato e pure trovato un lavoro. Ma la scuola continua a interrogarsi sulla attuale situazione di questi “assenti”, preoccupata per il disagio che stanno vivendo, e vorrebbe offrire il proprio aiuto dialogando con loro e con le rispettive famiglie. Quali situazioni di grave disagio stanno vivendo?

Riccardo è ritornato a scuola dopo lunghe lontananze dalle aule del liceo. A casa ripete che, quando ritorna in classe, gli dà fastidio la vicinanza dei compagni che parlano troppo; una sua amica ha invece l’impressione che gli insegnanti siano dei robot (così li percepisce nella dad), mentre al rientro la tanto desiderata vicinanza dei compagni la disturba per il loro continuo e quasi ridicolo gesticolare.

Sei ore ogni giorno (si tratta sempre delle superiori), sia pure della durata di 45 minuti, sono davvero molto pesanti: la successione degli insegnanti sullo schermo, che si spendono al massimo nella maggior parte dei casi, determina nel loro uditorio virtuale molta fatica e il pesante disagio della totale mancanza di relazioni, mentre a volte le loro spiegazioni appaiono ai ragazzi tanto fredde e lontane da sembrare una anonima registrazione.

Per fortuna tanta parte dei casi riflette situazioni di tranquillità e di “normalità”, anche se è molto pesante, e per i più ormai insostenibile, la stanchezza generale che ovviamente determina una forte attesa della chiusura dell’anno scolastico. Stanchezza che coinvolge anche i docenti e i dirigenti che hanno sostenuto pesanti ritmi inconsueti di lavoro e di responsabilità.

In alcuni Istituti si sta lavorando al Piano Scuola Estate liberamente scelto da insegnanti, allievi e famiglie. Ci sono in campo magnifiche prospettive di rilassanti attività condivise di svago, quali uscite al mare per la scuola di nuoto, esplorazione della montagna, accostamento a strumenti musicali, proposte di hobbistica.

Gli studenti che si stanno preparando all’esame di Stato, anche quest’anno soltanto con la modalità orale, devono presentare un elaborato su materie di indirizzo concordate con gli insegnanti. E’ evidente che si tratta di un esame mutilato.

Ma questi ragazzi, come osserva Giulia, insegnante di liceo, stanno ormai da tempo guardando oltre, al loro futuro con lo sguardo rivolto all’università o a un posto di lavoro.

La scuola negli ultimi due anni è stata pesante, uno stillicidio di tante ore passate davanti al computer. C’è tanto desiderio di aria di futuro, di tempi nuovi, per tutti.