Allievi della primaria piangono se un loro compagno abbassa la mascherina

Fine corsa per un anno  scolastico difficile

Nella scuola dell’Infanzia possiamo essere rassicurati dal benessere globale espresso dai minialunni. Qui, al massimo rispetto per le regole che le insegnanti continuano a proporre come un gioco, corrispondono serenità e allegria che derivano dallo stare insieme. E’ per loro la festa della vita.

Anche nella scuola primaria l’esigenza intensa di relazioni in presenza è chiaramente espressa dalla paura che arrivi alla maestra qualche comunicazione con il già sperimentato annuncio di stare a casa. Purchè questa minaccia non ritorni, sono disposti a mettere in pratica al massimo grado tutte le regole anticovid. Anche a indossare senza discontinuità la mascherina che talvolta è costruita con materiali non molto profumati…

Ci sono piccoli allievi tanto attenti e preoccupati che si mettono a piangere se un loro compagno abbassa qualche volta la mascherina, oppure se qualcuno, durante l’intervallo, non rispetta le distanze…proprio per il motivo appena citato.

C’è chi manifesta una forma esagerata di ricorso alla igienizzazione della mani, qualche altro che chiede continuamente alla maestra di disinfettare penne e colori.

Questi bambini hanno respirato a lungo il clima di paura determinato dalla minaccia del virus e non vogliono che esso entri nella loro vita a distruggere l’intenso bisogno di attività e di giochi condivisi.

Sono considerazioni della maestra Elisa, una insegnante prevalente di classe prima, orgogliosa dei suoi scolaretti rispettosi al massimo di tutte le regole. Con i più piccoli si era partiti agli inizi senza mascherina, poi anche per loro è stato adottato questo dispositivo che annulla le importanti espressioni del volto.

La dad con le primarie è stata possibile soltanto con la presenza costante di un familiare accanto a ogni bambino, ma la durata quotidiana dei collegamenti non doveva superare le due ore.

Per fortuna in questo ordine di scuola quest’anno la chiusura è stata molto limitata e si è pertanto “sopravvissuti” alle fatiche di tante anomalie imposte dal virus.