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Portogruaro, protocollo “salva apertura” alla scuola dell’Infanzia Maria Immacolata (BMVR)
Rette ridotte in piena pandemia
L’esperienza della pandemia è difficile da raccontare soprattutto dal punto di vista pedagogico. “L’impegno della comunità scolastica è stato al massimo” ci dice la direttrice, suor Lucia, della scuola dell’infanzia “Maria Immacolata”, parrocchia Beata Maria Vergine Regina. “Il personale ha operato con rigore e grande consapevolezza, nulla è stato lasciato all’improvvisazione – aggiunge – l’accoglienza dei bambini è proseguita quasi facendo finta di niente, trasmettendo loro grande serenità. I genitori hanno collaborato, preparandoli adeguatamente ad un’autonomia affettiva concreta, che si è tradotta nell’assenza dei pianti nel momento del distacco dalla mamma”.
All’inizio dell’anno scolastico, a settembre, è stato concordato un preciso protocollo comportamentale con indicazioni precise, che richiedevano la collaborazione di tutti per evitare ripercussioni negative ed assembramenti, soprattutto all’inizio della scuola. “Tutto ciò ci ha permesso di rimanere sempre aperti. Una sola sezione su quattro è stata in quarantena per una decina di giorni in febbraio”.
Da metà marzo alle vacanze pasquali, assieme a tutto il Veneto e a gran parte d’Italia, la scuola si è adeguata alle regole della zona rossa ed ha sospeso le attività didattiche.
Mercoledì 7 aprile ha riaperto regolarmente. “Andremo sempre avanti, con grande tenacia. Non possiamo mollare!” conclude la direttrice.
La pandemia ha avuto ripercussioni negative anche sui conti economici della scuola parrocchiale dell’infanzia, che vede accentuarsi le difficoltà di tutte le paritarie. “Per alcune mensilità, anche riconoscendo i problemi delle famiglie, abbiamo deciso di procedere ad una consistente riduzione della retta mensile” ci dice Francesco Rauso, che cura il bilancio della scuola. “Bisogna, purtroppo, considerare che alcuni costi sono fissi e continuano a generarsi anche a scuola chiusa” precisa. “Abbiamo potuto contare per un periodo anche sull’intervento della Cassa Integrazione per il personale”.
Ci dovrebbe essere anche qualche altro intervento pubblico, in particolare della Regione Veneto. “Per fine anno – conclude – abbiamo l’aspettativa di poter chiudere con i conti non in rosso”. Ricordiamo che le scuole paritarie dell’infanzia continuano ad erogare un servizio fondamentale all’intera comunità nazionale.