Nel Portogruarese: una cinquantina di richieste ricevute, una decina i cantieri in avvio

Il reperimento informazioni tecniche dilata i tempi

Con il Decreto Legge Rilancio è stato introdotto il noto Superbonus, ovvero la detrazione del 110% sulle spese per gli interventi, eseguiti dal 1 luglio 2020 al 30 giugno 2022, che migliorino l’efficienza energetica degli edifici e che riducano il rischio sismico, con la possibilità di poter cedere il credito d’imposta che deriva dalla detrazione.

Questa agevolazione ha l’obiettivo di rendere più efficienti e più sicure le proprie abitazioni e può essere richiesta da condomini, persone fisiche, istituti autonomi per le case popolari, cooperative di abitazione, Onlus, organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e associazioni sportive dilettantistiche (limitatamente all’ammodernamento degli spogliatoi).

Per ottenere il 110% è obbligatorio realizzare almeno una delle opere definite “trainanti”, ovvero l’isolamento termico degli edifici, che deve superare il 25% delle superfici o la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti, portando ad un salto di due classi energetiche, o interventi di adeguamento antisismico, con il miglioramento di una o due classi, agevolati per le zone sismiche 1, 2 e 3.

Una volta eseguito almeno uno degli interventi trainanti, il beneficiario può decidere di effettuare anche le opere definite “trainate”, come la sostituzione degli infissi, le schermature solari, l’installazione di impianti fotovoltaici, dei sistemi di accumulo, delle colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici.

Per tutti i lavori sono stati stabiliti dei limiti di spesa precisi per tipologia di intervento e di immobile; inoltre, affinché la pratica abbia successo, si devono ottenere dei documenti importanti, quali l’APE, le asseverazioni che attestano sia il raggiungimento delle classi energetiche necessarie, sia la congruità di spesa, e il visto di conformità per poter cedere la detrazione del 110% o chiedere lo “sconto in fattura” a chi ha eseguito i lavori.

“Questa nuova possibilità di affrontare i lavori nel comparto casa è assolutamente innovativa, molto articolata, ma sicuramente non impossibile – commenta Siro Martin, presidente di Confartigianato Imprese Veneto Orientale -. Come Associazione di categoria, siamo sempre stati sul pezzo, monitorando tutti gli aggiornamenti e cercando di interpretare il tutto per poter arrivare ad offrire alle nostre imprese e ai nostri professionisti un supporto adeguato per poter arrivare con estrema serenità alla cessione del credito di imposta, che è l’obiettivo principale di questa nuova normativa. Credo che sia un’opportunità che dobbiamo assolutamente cogliere, il momento è favorevole”.

L’Associazione, che opera nel Veneto orientale, ha già ricevuto più di una cinquantina di richieste di informazioni e, al momento, sono in fase di sviluppo circa una decina di cantieri, senza aver iniziato però i lavori.

Tra le difficoltà riscontrate, ci sono le questioni tecniche per il reperimento delle documentazioni richieste, che dilatano le tempistiche.

Anche Cna Portogruaro ha ricevuto molte richieste di informazioni. “Ci siamo mossi per poter dare ai nostri associati un aiuto sia in ambito fiscale che tecnico – spiega il presidente Mauro Palamin -. Ci sono diverse richieste, ma non sappiamo quante di queste andranno in porto. Siamo alla ricerca di collaborazioni tecniche sparse sul territorio del Veneto orientale per poter dare il giusto supporto nella gestione di tutte le pratiche necessarie”.