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Veneto Orientale, alle donne il peso maggiore della pandemia
Si attende la stagione estiva per una iniezione di fiducia
Le donne sono quelle che sopportano maggiormente gli impatti di questa pandemia, anche dal punto di vista del lavoro. C’è stata una riduzione dell’oltre 20% dell’occupazione delle sole donne e già eravamo in sofferenza”. Questo è il quadro delineato da Elena Donazzan, assessore regionale al Lavoro con delega alle Pari Opportunità, quando ha presentato uno dei bandi a favore dell’occupazione femminile “antiCovid” in Veneto, che prevede un investimento di quasi 9 milioni di euro, di cui 3,5 destinati alla realizzazione di percorsi per donne disoccupate con riguardo per lo sviluppo di competenze digitali e scientifiche.
Il trend regionale si rispecchia anche nel territorio del Portogruarese. Stando ai dati di Confartigianato Imprese Veneto Orientale, forniti da Veneto Lavoro, il calo delle assunzioni dal 2019 al 2020 si attesta sulle 2.590 unità (dalle 11.715 donne occupate del 2019, si è arrivati alle 9.125 del 2020), con un saldo assunzioni/licenziamenti passato dalle 55 unità del 2019 alle 315 del 2020. Sempre su dati di Veneto Lavoro, Confapi Venezia sottolinea come le assunzioni delle donne siano state inferiori nei settori primario e secondario: nell’agricoltura il saldo è di +25 donne a fronte di un +80 degli uomini, nell’industria il saldo è negativo di 10 unità. Il settore terziario è l’unico che vede maggiori assunzioni di donne (+40) rispetto agli uomini (+15). I picchi maggiori di assunzioni si son registrati nei mesi estivi del 2020, dove la parentesi dei contagi da Covid-19 ha consentito una marcata ripresa, seppur con i contratti a termine, chiusi a fine stagione.
Anche il nostro territorio non è esente nel riscontrare le difficoltà legate alla questione di genere – sottolinea Marco Dall’Acqua, presidente del mandamento di Portogruaro di Confapi Venezia (vd foto a sx) -. Come associazione di categoria siamo alla continua ricerca di tutti quegli strumenti che Regione, Stato ed Europa ci mettono a disposizione, anche da questo punto di vista, per assistere, sostenere e incentivare sia chi già lavora sia chi è in cerca di occupazione, favorendo il costante dialogo tra formazione e impresa, cercando di offrire opportunità e risposte concrete”. Per quanto riguarda il settore del commercio, della ristorazione e del ricettivo, la disoccupazione è generalizzata, senza grandi distinzioni tra genere maschile e femminile. “Il trend di disoccupazione non interessa maggiormente donne o uomini, ma è diffuso – spiega Manrico Pedrina, presidente di Confcommercio Portogruaro-Bibione-Caorle -. È ancora tutto fermo, sul nostro territorio si attende la stagione estiva che, in tempi normali, ha sempre rappresentato un aiuto economico per le famiglie. C’è questa incognita, staremo a vedere: se riuscisse a partire la stagione, ci sarebbe una bella iniezione di fiducia”.