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Stagione invernale compromessa per la nostra montagna e chi vi opera
Ipotetica data di apertura 15 febbraio
E’ una stagione invernale decisamente compromessa per la montagna pordenonese e friulana, dopo le misure di contrasto al Coronavirus messe in campo dal Governo, che vede come nuova ipotetica data di avvio della stagione, il 15 febbraio. Si tratta di una data che preoccupa tutti e che rischia di mandare in una crisi senza ritorno tutti gli imprenditori che ruotano attorno al settore turistico.
Da stime raccolte a Turismo Fvg, emerge che il “peso” della montagna friulana invernale è stato quantificato in 500 mila euro.
Andando alle nostre latitudini e, quindi, prendendo in esame la località sciistica di eccellenza del Pordenonese, Piancavallo, nel 2018/19 ha avuto il 21% di sciatori totali sulle piste della regione e il 15% negli alberghi rispetto al totale della montagna.
“Si tratta di una situazione molto critica – lamenta il sindaco di Aviano, Ilario De Marco Zompit – perché con questa proroga la stagione invernale è del tutto compromessa. Gli operatori economici sono preoccupati e le intraviste possibilità di crescita della località si sono arenate”.
Dal canto suo, l’amministrazione comunale ha, comunque, fatto la propria parte: “Per aiutare le attività – argomenta il sindaco – abbiamo stanziato 400 mila euro, la metà dei quali già erogati”.
E la mancata apertura della stagione sulla neve, oltre che l’indotto, penalizza molto anche i maestri di sci, che in regione sono oltre 600. Intanto, una mano potrebbe arrivare dall’interpretazione all’ultimo Dpcm pubblicata tra le Faq (le domande frequenti) del sito del Governo, da cui emerge che è possibile fare attività sportiva in comuni diversi, se quel tipo di attività non è possibile farla nel proprio.
“Si va nella direzione che avevamo richiesto e auspicato – sottolineano all’Uncem, l’ente che riunisce enti e comuni montani – dal momento che sono decisioni ragionevoli e consentono spostamenti, sempre con il massimo buon senso e contenimento assoluto del rischio contagio rispetto ai comportamenti individuali”.
In questo modo, si possono fare ciaspolate e gite di sci alpinismo, come passeggiate, naturalmente con regole connesse al distanziamento e alla prevenzione.
Infine, la Regione ha già pronta una ulteriore misura di sostegno di circa 21 milioni per ampliare la platea dei beneficiari che hanno subito conseguenze dalla attuale situazione pandemica, oltreché per il supporto agli investimenti nel settore ricettivo.