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Cooperative, Il Gabbiano-Il Pino: al primo posto la tutela dei disabili residenti in carico
A Fratta di Fossalta di Portogruaro
L’emergenza Coronavirus ha messo i bastoni fra le ruote a tutti, lanciando delle vere e proprie sfide.
Tra queste vi è quella affrontata dalla cooperativa sociale onlus “Il Gabbiano – Il Pino” di Fossalta di Portogruaro, punto di riferimento per progetti per diversamente abili in merito ad inclusività, integrazione ed autonomia.
“Nella struttura curiamo sostanzialmente due aspetti, quello residenziale, e quello diurno, con una novantina di utenti – spiega Stefano Dal Mas, componente del Consiglio d’Amministrazione della cooperativa -. A causa del Coronavirus abbiamo potuto mantenere le attività con gli utenti residenti, mentre abbiamo sospeso tutto il resto. Ovviamente abbiamo dovuto adeguarci alle norme per prevenire il contagio che ci hanno impegnato maggiormente dal punto di vista organizzativo, tra controlli serrati da parte dell’Ulss4, l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale e la gestione dei presenti. Da marzo, oltre ad aver chiuso le attività con i diurni, abbiamo dovuto bloccare gli accessi in struttura dei parenti dei residenti che, hanno potuto comunicare con le famiglie attraverso le videochiamate. È stato impegnativo tenerli occupati nelle giornate, non potendo fare tutte le attività di prima. Sono soggetti fragili e dobbiamo preservarli, seguendo tutte le indicazioni dell’Ulss che ci consiglia ancora di non portare gli utenti fuori dalla struttura. Per questo abbiamo incrementato l’attività interna con progetti individuali o di gruppo, sia educativi che ludici, tra cui giochi da tavolo, laboratori di pittura e di ginnastica con un fisioterapista e il giardinaggio”.
Con il graduale miglioramento della situazione, gli operatori hanno potuto organizzare delle attività a distanza, sempre in videochiamata, con le persone dei programmi diurni e, in seguito, anche dei brevi interventi a domicilio.
“Al momento abbiamo riaperto la struttura ai familiari che possono venire a fare visita su appuntamento, accolti in un ambiente protetto – aggiunge Stefano Dal Mas -. Non possiamo fare progetti per l’autunno, la situazione attuale ha ancora troppe incognite e vogliamo evitare di ritrovarci in situazioni spiacevoli che potrebbero mettere in pericolo i nostri utenti”.