Cooperative, Il Piccolo Principe: nuove proposte e modalità di intervento

A Casarsa della Delizia

Il periodo di lockdown per l’emergenza Covid-19 non ha fermato le attività e i sogni della cooperativa Il Piccolo Principe di Casarsa della Delizia pronta a ripartire, donando fiducia a chi è più fragile. “Purtroppo anche la nostra cooperativa sociale è stata colpita dalle misure di contrasto al Coronavirus, ma siamo riusciti a non chiudere completamente – ha spiegato il presidente Luigi Cesarin, da poco rieletto a capo della cooperativa sociale casarsese- e siamo stati in grado di rispondere con nuove proposte e modalità di intervento, in particolare alla fattoria didattica e sociale La Volpe sotto i Gelsi dove abbiamo rinforzato il servizio, molto apprezzato, della consegna a domicilio di cassette di frutta e verdura coltivate biologicamente”.

D’altra parte resilienza e mutualità sono caratteristiche intrinseche della cooperazione sociale, che diventano ancora più preziose in questi tempi. “Ricordiamo poi – ha aggiunto Cesarin – le attività di supporto a distanza fatte dagli educatori del Centro Socio Occupazionale per persone con disabilità, sia verso gli utenti che le loro famiglie, supplendo alla sospensione del servizio in presenza che ha riaperto solo a metà giugno.

Il sostegno socio educativo pomeridiano (doposcuola) e i Progetti Giovani hanno avuto la necessità di reinventarsi nel modo di operare per supportare la didattica a distanza e le relazioni con i ragazzi, soprattutto con quelli più in difficoltà.

La rete attivata da anni con scuole, servizi sociali e realtà del territorio ha avuto la sua importanza nel sostenere le azioni degli educatori e nel garantire buoni risultati e un profondo riconoscimento sociale”.

Dando uno sguardo ai diversi servizi della cooperativa, il Laboratorio verde dove si effettuano assemblaggi, La cucina delle Fratte che fornisce pasti mensa ed Equosolda Fvg (il servizio di vending equo solidale) hanno evidenziato una riduzione della loro attività, pur continuando ad operare per quasi tutto il periodo di lockdown.

“Anche il Servizio di accoglienza richiedenti asilo ha continuato ad assistere i due nuclei ancora presenti – ha informato Cesarin -. Infine, ha dovuto subire un momentaneo stop La Bottega Il Piccolo Principe che ora ha riaperto al pubblico, nella sua nuova sede, mentre continua la crisi precedente al Covid del manifatturiero che ha costretto a proseguire con la cassa integrazione per ulteriori settimane per più di 30 lavoratori dell’area B, ovvero il servizio alle aziende e produzione lavoro finalizzato all’inserimento lavorativo”.

In questa nuova fase la cooperativa ha recentemente rinnovato le proprie cariche sociali tracciando il bilancio del 2019 e guardando al futuro con l’obiettivo di rimanere sempre al fianco delle persone e rispondere ai loro bisogni. Riconfermato presidente Luigi Agostino Cesarin che avrà al suo fianco Paola Ferracin in qualità di vicepresidente, Chiara Muccin, Elisa Paiero e Giacomo Trevisan come consiglieri. “Il nuovo cda – ha fatto sapere Cesarin – si prefigge anche di accompagnare la cooperativa in una costruttiva fase di passaggio intergenerazionale, in grado di mantenere e rinnovare i sogni e l’idealità originaria. L’obiettivo è costruire basi solide per il futuro, senza perdere di vista l’attenzione alle persone e alle comunità di appartenenza”.

Al momento, Il Piccolo Principe è impegnato nella gestione dei centri estivi nei comuni di Casarsa della Delizia, San Giorgio della Richinvelda e Zoppola. Inoltre, ha portato avanti il progetto educativo Estate in Fattoria a La Volpe sotto i Gelsi rivolto ai bambini dai 6 ai 12 anni. Ripartite in presenza le attività del Progetto Giovani di Casarsa della Delizia e di Valvasone Arzene oltre che quelle del Cso per persone con disabilità. Ripresi anche i lavori alla Cucina delle Fratte di Fiume Veneto, il servizio di fornitura pasti che dà opportunità di integrazione lavorativa e sociale a persone con fragilità.

La cooperativa Il Piccolo Principe di Casarsa è nata più di 30 anni fa sulla scia dell’esperienza dell’associazione di volontariato il Noce e oggi è arrivata ad avere 87 soci e un centinaio di lavoratori coinvolti nei suoi servizi.

Servizi che sono tante tessere di un grande puzzle che si rinnova ogni giorno in aiuto del prossimo per promuovere la dignità di ogni persona.