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Sport & Covid, Volley, clausole Coronavirus nei contratti con gli atleti
Un protocollo è stato stilato dalla Fipav insieme alla Lega dei club, che sovraintende ai campionati Super Lega, A2 e A3
I club professionistici di ogni sport stanno cercando di cautelarsi sotto il profilo dei rapporti economici con i giocatori, visto il perpetuarsi dello stato di incertezza dovuto alla diffusione del Coronavirus. La pallavolo fa scuola con le cosiddette “clausole Covid 19”, inserite nei contratti con gli atleti. Un protocollo è stato stilato dalla Fipav insieme alla Lega dei club, che sovraintende ai campionati Super Lega, A2 e A3.
«Innanzitutto – spiega Luciano Sturam, direttore sportivo della Tinet Gori Wines Volley Prata, militante in A3 – abbiamo cercato di chiudere nel migliore dei modi l’ultima stagione, che di fatto si è conclusa agli inizi di marzo. I rappresentanti dei club si sono riuniti più volte in video conferenza per trovare una soluzione che venisse incontro sia alle società che agli atleti. A questi ultimi è stata proposta una riduzione del 25% dell’ingaggio. L’Associazione dei procuratori ha chiesto che il taglio fosse del 10%. Alla fine, nella stragrande maggioranza dei casi, si è raggiunto l’accordo al 20%».
FUTURO INCERTO Subito dopo si è pensato al futuro, a questa stagione 2020-’21 che inizierà il 18 ottobre, ma che si annuncia piena di incertezze. «In tutti i contratti sono state inserite delle clausole ad hoc che riguardano il Covid 19 e che prevedono diversi scenari – continua Sturam – se il campionato non dovesse iniziare il contratto si considera concluso e al giocatore viene corrisposto solo il compenso per il periodo della preparazione. In caso di sospensione dell’attività, nulla è dovuto all’atleta, se le restrizioni sono tali da non consentire neppure lo svolgimento degli allenamenti. In caso di cancellazione del torneo il contratto si ritiene risolto da quella data in avanti. Nell’eventualità che il campionato o una parte di esso si disputasse a porte chiuse è previsto un ritocco al ribasso dei contratti nell’ordine del 1 per cento per ogni gara senza pubblico».
Restano da chiarire le azioni da assumere nel caso che i giocatori contraggano il virus e debbano essere messi in quarantena. A tal proposito si attendono i protocolli che sono allo studio della Federazione medici sportivi, della Federvolley e della Lega.