Incontri sostituiti da gruppi wapp

Come si sono organizzate in questo tempo di "silenzio assordante" le nostre comunità parrocchiali per non lasciare spegnere del tutto l’incontro e il dialogo con i fedeli?

Nella attuale situazione di emergenza un silenzio irreale è calato anche nelle nostre chiese e parrocchie nelle quali sono stati sospesi celebrazioni, incontri di catechesi e iniziative varie. Per quanto manchi in questo tempo segnato dal drammatico contagio del coronavirus qualsiasi contatto diretto tra le persone, è possibile attivare proficui collegamenti a distanza e mantenere quanto mai vive le relazioni interpersonali. Anzi, perfino di vivificarle e approfondirle con un dialogo intenso affidato al cellulare e alla possibilità di inviare messaggi tramite wapp: nel nostro caso la più accessibile, apprezzata e utilizzata applicazione informatica impiegata anche quale canale per l’evangelizzazione e per un proficuo e gradito dialogo a distanza. Questa appassionante e immediata possibilità di comunicare non è consentita alle persone che non siano titolari di un telefonino. Pensiamo a molti anziani per i quali tuttavia resta sempre validissimo il telefono fisso, ora l’unico mezzo per raggiungerli e di tenere loro compagnia.Come si sono organizzate in questo tempo di “silenzio assordante” le nostre comunità parrocchiali per non lasciare spegnere del tutto l’incontro e il dialogo con i fedeli?Nella parrocchia di Prata, come ci racconta il parroco don Pasquale Rea, la modalità privilegiata di collegamento è rappresentata sicuramente dalla preghiera, tuttavia sono stati e sono utilissimi i mezzi tecnologici quali i videomessaggi e whatsapp. Con quest’ultima applicazione è stato possibile raggiungere i componenti dei vari gruppi parrocchiali con la proposta, da dilatare alle conoscenze, del commento sul Vangelo della domenica, oppure con un saluto da estendere anche ad altre persone come pure con l’invito di far conoscere al maggior numero possibile di fedeli le opportunità di preghiera e gli orari delle celebrazioni proposte dalla Diocesi tramite il canale 13 della Tv. Di recente sono state inviate a tutti anche alcune riflessioni per la Via Crucis e la preghiera per la Comunione spirituale. I quindici ministri straordinari della Comunione mantengono vivo il contatto telefonico con gli anziani ai quali portano in tempi normali l’Eucaristia. Alcuni giovani portano la spesa alle persone che non possono uscire.Con la collaborazione della Protezione Civile e della Caritas si sta pensando di trasmettere la celebrazione della Messa di Pasqua tramite i potenti altoparlanti dello stadio: a finestre aperte, si potrà raggiungere con questo mezzo circa i tre quarti del territorio parrocchiale. Il più ampio abbraccio possibile destinato soprattutto a coloro che stanno vivendo situazioni di difficoltà e di sofferenza.A Spilimbergo, nella Parrocchia del Duomo, il parroco don Giorgio Bortolotto, con la collaborazione del cappellano don Giulio, ha provveduto a raggiungere con qualche telefonata gli anziani ai quali solitamente è portata l’Eucaristia. L’iniziativa più significativa è stata organizzata per raggiungere i bambini di catechismo che solitamente passavano in duomo per un amichevole saluto a Gesù. Tramite i gruppi di whatsapp, le catechiste li hanno raggiunti con messaggi per la riflessione e la preghiera in famiglia. Poi sono stati invitati con la stessa modalità a riflettere sul significato che può essere assunto dalle varie stanze della casa, in un tempo in cui sono costretti a una permanenza continua entro le pareti domestiche. I bambini hanno realizzato alcuni disegni che una catechista ha raccolto per costruire un video. Per la domenica si propone un dossier di lettura della difficile situazione attuale sperimentata da tutti: è inviato a circa 500 persone.Grazie al supporto tecnologico offerto da alcuni ragazzi, ogni domenica si trasmette la celebrazione della Messa da un luogo diverso tramite face book o youtube. Ora si sta pensando a come impostare le celebrazioni della Settimana Santa per favorire al massimo la partecipazione virtuale.Nella Parrocchia San Pietro Apostolo di Azzano Decimo l’intreccio dei messaggi tramite whatsapp ha contribuito a creare un’intensa rete di comunicazione tra i catechisti, i gruppi delle varie classi e con le famiglie. Per tutti poi ha offerto frequenti proposte di riflessione e preghiera il parroco don Aldo Moras. Questo tempo segnato dalle drammatiche vicende del coronavirus ha limitato la libertà su molti fronti, ma non ha fermato la comunicazione, sia pure virtuale. Tutti, e ciascuno per la propria parte, hanno offerto contributi alla riflessione, alla preghiera e alla condivisione sul piano spirituale. Attraverso messaggi e immagini è stato possibile realizzare una comunione di anime tra i nostri catechisti e comunicare con i genitori che spesso hanno risposto ai messaggi con il calore dei loro contributi. Ed è andata pure diffondendosi una nostalgia incolmabile degli incontri preziosi con i bambini, festa della vita, del loro stupore e della loro freschezza che lasciano intravedere in filigrana l’immagine di Dio. Don Jonathan ha mantenuto il collegamento con gli altri gruppi della parrocchia e con i giovani. Intanto le nostre cinque catecumene continuano a prepararsi con don Aldo al Battesimo che sarà celebrato nel giorno della Pentecoste.Fra le proposte dei nostri sacerdoti, è stata graditissima ed emozionante la possibilità di assistere in modalità virtuale alla Messa celebrata dai nostri don Dino, don Aldo e don Jonathan presso la cappellina della scuola materna.”Il momento è faticoso – osserva don Aldo -. Ne usciremo provati ma migliorati: sapremo apprezzare le cose semplici, dare il giusto valore a ciò che oggi ci manca. Tante famiglie, con le quali sono rimasto in collegamento, stanno pregando molto, hanno scoperto in profondità il valore della preghiera”.Flavia Sacilotto