In bici in città, in vacanza, in gita

In bici per divertimento, per muoversi, per conoscere il territorio ma anche per programmare ferie: non da soli ma grazie Aruotalibera Fiab, presente a Pordenone dal 1996

  Promuovere l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto ecologico e non inquinante, e convinti che una mobilità sostenibile sia indispensabile per conservare la qualità della vita. E’ l’obiettivo di Fiab (Federazione italiana amici della bicicletta) Aruotalibera, associazione senza scopo di lucro nata a Pordenone il 31 gennaio 1996, per iniziativa di un gruppo di ciclisti urbani. Il sodalizio, presieduto da Luana Casonatto, è impegnato nella promozione di un modello di città  sempre più centrato sulle esigenze dei pedoni, dei ciclisti e degli utenti dei mezzi pubblici, nel propagandare e promuovere l’uso generalizzato della bicicletta come mezzo alternativo di locomozione nei centri urbani, nella promozione dell’uso della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano non inquinante, silenzioso, salutare e vantaggioso, nella promozione del cicloturismo, per la pratica di un turismo dolce, consapevole e rispettoso dell’ambiente, nell’incrementare ed organizzare manifestazioni, percorsi ed itinerari turistici, escursioni, viaggi a breve, media e lunga distanza, valorizzando soprattutto gli aspetti culturali nel pieno rispetto dei valori ambientali e storici del territorio.

PROPOSTE. Riguardo alle prossime iniziative, sabato 29 giugno è la volta del Rinascimento della Pedemontana, manifestazione aperta anche ai non associati, che potranno scoprire uno degli itinerari più ricchi di quel territorio, quello che si snoda tra Giais, Marsure e Castello d’Aviano, alternando chiese trecentesche, preziosi angoli naturalistici ed eccellenze gastronomiche. Lo scorso fine settimana (15-16 giugno), grande successo ha riscosso la partecipazione alla Festa sul Nonsel, con il gazebo di Aruotalibera all’inizio del Ponte di Adamo ed Eva. Di grande richiamo, il giro in bici lungo la nuova ciclabile dei parchi di Pordenone, appena inaugurata, un percorso di 20 chilometri, aperto a tutti.Un cenno, infine, alla pista ciclabile Noncello-mare, iniziativa di cui si parla ormai da diversi anni, che da Spilimbergo e attraverso i Magredi arriva alla confluenza col Livenza, per poi terminare anch’essa il suo percorso in Veneto. E’ inserita tra le ciclovie di interesse regionale, ma sta ristagnando, anche perché il dialogo avviato con Venezia per promuovere il turismo non sembra avere aver creato troppa attenzione sul progetto.INFO: www.aruotaliberapn.itMaurizio Pertegato