L'Editoriale
Cristo, mia speranza, è risorto!
Mentre celebriamo la vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte, ricordiamo che anche noi siamo risorti con lui. La Pasqua getta una luce nuova sulla nostra vita, sul nostro passato e sul nostro futuro
È l’annuncio gioioso che risuona nella domenica di Pasqua, madre di ogni domenica. Mentre celebriamo la vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte, ricordiamo che anche noi siamo risorti con lui. La Pasqua getta una luce nuova sulla nostra vita, sul nostro passato e sul nostro futuro, riempendoli di speranza. Molte persone, oggi, vanno alla ricerca di sicurezze, di felicità e di gioia, nell’illusione, talvolta, che sia più facile e più semplice dei tempi passati, vivendo in un mondo super industrializzato, tecnologico e informatico, che sembra portare benessere, successo e serenità. Certezza o illusione? Sono bastati gli ultimi tristi e imprevedibili avvenimenti, pensiamo al Covid, alle sanguinose e insensate guerre vicine a casa nostra, al persistere di una crisi sociale, economica e antropologica, per farci ritornare a vivere in un clima instabile e incerto. Il messaggio della Pasqua ci aiuta a superare la disillusione, per molti anche la disperazione, perché ci dona occhi nuovi per comprendere la realtà. Occhi illuminati dalla fiducia, dalla fede e dalla speranza. Nel giorno di Pasqua i discepoli non hanno subito visto e incontrato il Signore Gesù risorto, ma solamente alcuni segni della sua presenza, che alla luce della fede e dell’amore, li hanno aiutati a fidarsi del Padre che non abbandona mai i suoi figli: la Maddalena ha visto la pietra ribaltata, Pietro solamente il sudario. Solo Giovanni credette perché i suoi occhi e il suo cuore sono illuminati dall’amore! Carissime e carissimi tutti, lasciamoci raggiungere dalla speranza della risurrezione, che getta luce sul nostro passato. Non c’è peccato, non ci sono cadute o tradimenti che non ricevano da Gesù risorto la certezza del perdono. La Pasqua di Cristo è anche speranza per il nostro presente, perché ci aiuta a superare le inevitabili fatiche della vita quotidiana trasformandole in occasioni preziose di incontro con Gesù, riconoscendolo nel volto delle persone che amiamo e nei sofferenti bisognosi del nostro aiuto. Infine, la Pasqua ci apre alla speranza del futuro. Non siamo fatti per la morte ma per la vita. Una vita che dura per sempre, non solo nel ricordo di chi ci ama o nel nome scritto su una lapide, ma perché siamo fatti in Dio e per Dio, incamminati verso il suo Regno di bontà, di amore e di pace. Con gli occhi pasquali continueremo a vedere il buio, ma senza angoscia; vedremo ancora il male, ma senza inquietudine; sperimenteremo il dolore e la morte, ma senza disperazione, perché nella pienezza del nostro tempo e della nostra vita, ci sarà solo posto per il sole che non tramonta. È questo l’augurio più bello che possiamo scambiarci in questi giorni. Buona Pasqua!
+ Giuseppe Pellegrini, vescovo