Chiesa
12 ottobre: Convegno “Uso e abuso della rete”
Primo convegno regionale del Servizio regionale per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili della Regione ecclesiastica Triveneto. Si tiene il 12 ottobre dalle 9.30 alle 16.30 a Zelarino (Ve) (immagine dal sito della diocesi)
Uso e abuso della rete. Prevenire e tutelare: quali strategie educative? è il tema del primo convegno regionale promosso dal Servizio regionale per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili (SRTM) della regione ecclesiastica Triveneto, in programma per sabato 12 ottobre 2024, dalle 9.30 alle 16.30 al Centro Card. Urbani di Zelarino (Ve).
Il Servizio si è costituito cinque anni fa, nell’ottobre del 2019, in risposta alle esigenze delle singole Diocesi e alle Linee Guida emanate dalla Conferenza Episcopale Italiana e dalla Conferenza Italiana Superiori Maggiori, il 24 giugno 2019.
Presieduto dal vescovo di Adria-Rovigo, mons. Pierantonio Pavanello, e coordinato in questi anni da don Gottfried Ugolini, presbitero e psicologo della Diocesi di Bolzano-Bressanone, il Servizio è composto dai referenti diocesani dei Servizi diocesani per la Tutela dei minori e delle persone vulnerabili
In questi cinque anni l’attività del Servizio si è orientata nell’attuazione delle Linee guida nazionali, nel sostegno ai neonati Servizi diocesani tutela minori e persone vulnerabili, nella formazione degli operatori pastorali in tema di tutela minori oltre ad accompagnare le singole Diocesi alla formulazione di protocolli e buone prassi nell’ottica non solo di aiutare, ma anche e soprattutto di prevenire abusi.
Il convegno regionale arriva come occasione di formazione e approfondimento per le équipe diocesane e per gli operatori pastorali, in particolare nell’ambito della pastorale della famiglia, dei giovani, delle vocazioni, della comunicazione.
In un tempo in cui la tecnologia è parte della vita di ciascuno e l’intelligenza artificiale abita sempre più i contesti del quotidiano, il Servizio regionale tutela minori e persone vulnerabili ha focalizzato l’attenzione proprio sull’universo della rete, spesso ambiente e strumento di abusi.
Come utilizzare in modo sano la rete in tutte le sue declinazioni? Come prevenire l’utilizzo improprio di questo universo che pervade le nostre vite e le nostre relazioni? Quali attenzioni nella comunicazione digitale? Quali possibilità per un uso corretto degli strumenti e come tutelarsi e tutelare le persone più vulnerabili? Quale approccio educativo?
Sono alcune delle domande che faranno da traccia ai relatori della giornata, che si aprirà con il benvenuto del vescovo delegato, mons. Pierantonio Pavanello, un momento di preghiera e il saluto del direttore dello IUSVE, don Nicola Giacopini. A seguire il convegno prevede tre relazione di esperti (due al mattino e una nel primo pomeriggio) su cui lavoreranno poi i partecipanti in forma di workshop prima di una restituzione in assemblea.
Ad accompagnare i partecipanti alla scoperta dei cambiamenti innescati dagli stili di vita digitali, dal punto di vista psicologico e psicopatologico, ci sarà la relazione (Stili di vita digitali. Aspetti psicologici e psico-patologici) di don Giovanni Fasoli, docente di Psicologia dello sviluppo e dell’educazione, Pedagogia della realtà virtuale, Cyber-psicologia e new-media communication allo IUSVE e di Tecnologie immersive per l’educazione e la formazione e di Psicologia e psicopatologia digitale allo IUSTO.
Quindi il prof. Mauro Berti, già responsabile dell’Ufficio Indagini Pedofilia del COSC (centro operativo per la sicurezza cibernetica) della Polizia di Stato di Trento e attualmente docente di Cyber Crime al corso di Laurea in Psicologia clinico-giuridica e al Master Universitario in Criminologia all’Università IUSVE di Venezia, tratterà il tema L’impatto delle moderne tecnologie della comunicazione sulle abilità cognitive.
Dopo la pausa pranzo, il prof. Marco Rondonotti, docente di tecnologie dell’istruzione dell’apprendimento all’Università Cattolica, si soffermerà sul buon uso delle tecnologie, con una relazione dal titolo Crescere onlife. Spunti per buone pratiche di saggezza digitale.
I partecipanti si suddivideranno poi in gruppi per un momento di confronto ciascuno su una delle relazioni proposte e l’esperienza vissuta nel proprio impegno nel Servizio tutela minori e persone vulnerabili o nell’ambito pastorale di riferimento. La giornata si concluderà poi con un momento di sintesi e una restituzione assembleare insieme ai relatori.
La partecipazione al convegno è su invito da parte dei referenti delle 15 Diocesi della Regione Ecclesiastica del Triveneto, che raccoglieranno le manifestazioni di interesse. Ogni diocesi può partecipare infatti con un massimo di 12 delegati. Sono particolarmente invitati i membri dei Servizi diocesani e i responsabili del Centro di ascolto, i vescovi, i vicari generali, i rettori dei seminari, i responsabili/le responsabili delle associazioni e dei movimenti, USMI e CISM, i responsabili degli uffici pastorali.