Regione Fvg: il 1 febbraio test tecnico It- Alert

Il test non prevede l'invio di un messaggio sul telefonino ma potrebbe apparire su dispositivi di vecchia generazione

 “Nella giornata di domani, primo febbraio 2024, sarà eseguito un nuovo test tecnico di It-Alert, il sistema di allertamento del Dipartimento nazionale di Protezione civile in fase di sperimentazione in tutta Italia. Si tratta di un test che, come il precedente, del 25 gennaio scorso, simula un incidente rilevante in un impianto industriale”.

 

A darne comunicazione l’assessore con delega alla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi.

 

Il messaggio di test del Sistema di allarme pubblico It-Alert per incidente rilevante in un impianto industriale in Friuli Venezia Giulia interesserà, domani, tutte le parti del territorio della nostra regione dove sono attivi impianti industriali che ricadono nella normativa Seveso, nel raggio di circa 2 chilometri. Si tratta, per il Fvg, di 27 siti che ricadono nei territori comuni

di: Buja, Campoformido, Carlino, Cervignano del Friuli, Colloredo di Monte Albano, Maniago, Mereto di Tomba, Monfalcone, Muggia, Osoppo, Pavia di Udine, Pozzuolo del Friuli, San Dorligo della Valle, San Giorgio di Nogaro, Sequals, Tavagnacco, Torviscosa, Trieste e Visco.

 

Il test di domani non prevede l’invio di un messaggio sul telefonino delle persone che si trovano fisicamente entro il perimento dei 2 km dall’impianto industriale, ma di un test che coinvolge i sistemi di ricezione degli operatori telefonici; tuttavia il messaggio di test potrebbe essere ricevuto, e con scarsa probabilità, soltanto dai dispositivi di vecchia generazione.

 

“La finalità di questo nuovo del test tecnico di comunicazione di It-Alert – spiega Riccardi – è quello di verificare la copertura del segnale per le oltre 900 aree italiane ricadenti nel raggio di 2 chilometri dagli impianti industriali a rischio di incidente rilevante ricadenti nella normativa Seveso. Tutti coloro che riceveranno domani il messaggio di avviso non devono pertanto preoccuparsi: non ci sono emergenze reali ma si tratta unicamente di una simulazione, necessaria e utile a testare il sistema in tutto il nostro Paese”.

 

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