18 marzo: Giornata per ricordare le vittime del Covid

E' la Giornata per commemorare i caduti per Covid: oltre 6 milioni nel mondo (6.065.477), con 466 milioni di casi registrati; in Italia i casi sfiorano i 14 milioni (13.645.834) e le vittime sono invece 157mila. In regione Fvg i casi registrati sono 320mila con 4.850 vittime; in veneto quasi un milione e mezzo di persone contagiate (1.402.097) e 14 ila le vittime (14.015). In Lombardia, di cui tutti ricordiamo le immagini con i camion militari pieni di bare in uscita dall'ospedale di Bergamo, le vittime sono state molte di più: 39mila.

E’ la Giornata per commemorare i caduti per Covid: oltre 6 milioni nel mondo (6.065.477), con 466 milioni di casi registrati; in Italia i casi sfiorano i 14 milioni (13.645.834) e le vittime sono invece 157mila. In regione Fvg i casi registrati sono 320mila con 4.850 vittime; in veneto quasi un milione e mezzo di persone contagiate (1.402.097) e 14 ila le vittime (14.015). In Lombardia, di cui tutti ricordiamo le immagini con i camion militari pieni di bare in uscita dall’ospedale di Bergamo, le vittime sono state molte di più: 39mila.

REGIONE FVG

Ricordare le vittime del Covid è un dovere etico per tutti, tanto più per le istituzioni impegnate da più di due anni in una battaglia contro il virus che purtroppo non è ancora finita”. 

A sottolinearlo è Piero Mauro Zanin, presidente del Consiglio regionale, in occasione della Giornata che venerdì 18 marzo rende omaggio alle migliaia di persone morte a causa del coronavirus.

 

“Riandare con la mente e con il cuore ai momenti più dolorosi della prima e della seconda ondata dell’epidemia – aggiunge Zanin – ci aiuta a intensificare gli sforzi per debellare il virus e a sopportare le limitazioni che ancora sono necessarie per contenere il contagio. Il ricordo delle situazioni più drammatiche, ad esempio quella di Bergamo a cui la data del 18 marzo si riferisce, con le centinaia di bare accatastate al cimitero, dovrebbe insegnare qualcosa anche a chi negli ultimi mesi ha protestato in modo violento e fuori luogo contro vaccinazioni, green pass e altri strumenti di contrasto della malattia”.

 

In un momento reso ancor più difficile dalla guerra in Ucraina e dalle sue conseguenze macro economiche, il presidente del Consiglio regionale auspica che “la società civile del Friuli Venezia Giulia ritrovi la compattezza necessaria per liberarsi dal virus, con comportamenti responsabili da parte di tutti. Solo così la Giornata del 18 marzo potrà diventare, fin dal prossimo anno, soltanto un omaggio e non anche un monito”.

 

In occasione della Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia, la Prefettura ha disposto l’esposizione a mezz’asta delle bandiere nazionali ed europee su tutti gli edifici pubblici.