Il premio Facchina a Giulia Rossi e Mery Zamuner

Ricordando la figura del grande mosaicista friulano Gian Domenico Facchina, diventato celeberrimo nella Parigi della seconda metà dell’Ottocento grazie ai mosaici dell’Opéra Garnier, il Comune di Sequals ha voluto tributare un riconoscimento a due allieve della Scuola Mosaicisti del Friuli.

Si tratta del Premio Gian Domenico Facchina che il Comune di Sequals in collaborazione con la Scuola Mosaicisti del Friuli da svariati anni assegna a due allievi che si sono distinti nel saggio finale del primo corso. Per l’anno formativo 2024/2025 sono state premiate Giulia Rossi e Mery Zamuner entrambe con la traduzione a mosaico, con materiali naturali in stile romano, di un galletto raffigurato in un affesco pompeiano, lacunoso però delle zampe, lasciate dunque alla libera interpretazione delle allieve. I due saggi mostrano un’attenta traduzione dei colori e dell’espressività dell’animale, ma anche una proporzionata e realistica integrazione della parte mancante.

Alle vincitrici va la soddisfazione, oltre al premio in denaro, di vedere i loro mosaici esposti per un anno intero nell’atrio del Municipio di Sequals. È questo infatti un modo concreto per ricordare alla cittadinanza quanto l’attività musiva fosse stata centrale nell’economia del paese e in generale del Friuli occidentale. Molte infatti le botteghe familiari attive nel mosaico e nel terrazzo, già prima dell’Ottocento e, come ha ricordato il sindaco Enrico Odorico, presente alla premiazione, note in tutta Europa e non solo. Da una di queste famiglie, le cui figure maschili partivano, come emigrati stagionali, per condurre lavori di pavimentazione in terrazzo e di decorazione a mosaico in nuovi palazzi e chiese nelle grandi capitali in via di espansione, proveniva anche Gian Domenico Facchina (1826 – 1903) che dopo una permanenza a Venezia, trovò fortuna in Francia grazie alla sua collaborazione con l’archietto Charles Garnier ideatore del monumentale teatro voluto da Napoleone III: l’Opéra. La vasta decorazione a mosaico fu condotta e coordinata dal Facchina che mise a punto una tecnica, quella del rovescio su carta, di cui la Scuola Mosaicisti del Friuli è erede ufficiale e di cui ne tramanda la conoscenza affinando le soluzioni esecutive. Il risultato fu eccezionale, confermato dalla stampa dell’epoca e dalla fortuna che Facchina in seguito ebbe. Per non dimenticare questo grande mosaicista e chi come lui, con fatica e perseveranza, ha saputo dare lustro al Friuli e all’Italia nel mondo, il Comune di Sequals ha istituto questo Premio che rappresenta un segno di continuità, di storia condivisa, di sapere artigianale che lega il territorio friulano, e le comunità che lo abitano, alla Scuola Mosaicisti del Friuli, e che dal passato giunge al presente per proiettarsi nel futuro in un intreccio di persone e competenze, allievi e maestri uniti nell’arte del mosaico.

Nell’Aula Magna, davanti a tutti gli allievi della Scuola Mosaicisti del Friuli, le due giovani allieve, Rossi e Zamuner, hanno ricevuto il Premio dal Sindaco Odorico e dal Presidente della Scuola Stefano Lovison. Doverosi i ringraziamenti che le emozionate allieve non hanno voluto tralasciare: in primis al Comune di Sequals che fortemente crede in questo Premio e poi alla Scuola che quotidianamente le accoglie e offre loro tutti gli strumenti necessari ad affermarsi nel mondo del lavoro, dell’arte e dell’artigianato, in particolare agli insegnanti del primo corso Jonas Giubbini e Francesco Anchora.