Ristrutturazioni, detrazioni del 50%

  Confermata la proroga del bonus casa. La commercialista spiega

Confermata la proroga del bonus casa: fino al 31 dicembre 2019 incentivi e agevolazioni saranno assicurati a coloro che fanno dei lavori di ristrutturazione nella propria abitazione rimborsi molto convenienti sulle spese di ammodernamento, ristrutturazione edilizia e recupero delle aree verdi urbane, con norme particolari riservate alle zone colpite da sismi. Le nuove detrazioni fiscali andranno da un minimo del 50% fino a un massimo dell’85%. Come risulta all’Agenzia delle Entrate la più conosciuta tra queste agevolazioni è sicuramente quella disciplinata dall’articolo 16-bis del Dpr 917/86, che consiste in una detrazione dall’Irpef del 36% delle spese sostenute, fino a un ammontare complessivo delle stesse non superiore a 48.000 euro per unità immobiliare. Per le spese effettuate nel periodo compreso tra il 26 giugno 2012 e il 30 giugno 2013, il decreto legge n. 83/2012 ha elevato al 50% la percentuale di detrazione e a 96.000 euro l’importo massimo di spesa ammessa al beneficio. Questi maggiori importi sono poi stati prorogati più volte da provvedimenti successivi. Da ultimo, la legge di bilancio 2019 (legge n. 145 del 30 dicembre 2018) ha rinviato al 31 dicembre 2019 la possibilità di usufruire della maggiore detrazione Irpef (50%) e del limite massimo di spesa di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare, ripartita in 10 quote annuali ed è fruibile in caso di manutenzioni straordinarie, restauri, risanamenti conservativi e ristrutturazioni edilizie, mentre sono esclusi gli interventi di manutenzione ordinaria. Tuttavia, dal primo gennaio 2020, a meno di eventuali proroghe, la detrazione tornerà ad essere del 36% per un tetto di spesa massima pari a 48 mila euro. Dal 2018,inoltre, è stato introdotto l’obbligo di trasmettere all’Enea le informazioni sui lavori effettuati, analogamente a quanto già previsto per la riqualificazione energetica degli edifici. L’Enea effettua controlli, sia documentali che attraverso sopralluoghi, per verificare la sussistenza delle condizioni necessarie per usufruire delle detrazioni fiscali. Per quanto riguarda le agevolazioni per il recupero del patrimonio edilizio si può detrarre dall’Irpef una parte dei costi sostenuti per ristrutturare le abitazioni e le parti comuni degli edifici residenziali situati nel territorio dello Stato. Per i lavori effettuati sulle singole unità abitative è possibile usufruire delle seguenti detrazioni: 50% delle spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2019, con un limite massimo di spesa di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare; 36%, con il limite massimo di spesa di 48.000 euro per unità immobiliare, delle somme che saranno pagate dal 1° gennaio 2020. L’agevolazione può essere richiesta per le spese sostenute nell’anno, secondo il criterio di cassa, e va suddivisa fra tutti i contribuenti che possiedono o detengono, sulla base di un titolo idoneo, l’immobile sul quale sono effettuati gli interventi. Possono usufruire della detrazione tutti i contribuenti assoggettati all’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef), residenti o meno nel territorio dello Stato. Nel caso di due comproprietari di un immobile, se la fattura e il bonifico sono intestati a uno solo di essi, ma le spese di ristrutturazione sono state sostenute da entrambi, la detrazione spetta anche al soggetto che non è stato indicato nei predetti documenti, a condizione che nella fattura sia annotata la percentuale di spesa da quest’ultimo sostenuta. Infine restano immutate le modalità di pagamento per ottenere il bonus: bonifico bancario, postale o su un conto acceso presso un istituto di pagamento autorizzato.Fiorenza PolettoCommercialista