Udienza del mercoledì, papa Francesco: No alla grammatica dell’uomo padrone e della donna serva

Nell'udienza di mercoledì 15 giugno, tornata in piazza San Pietro, il papa prende le distanze dalla grammatica dell’uomo padrone e della donna serva: "Non è vero questo!". Poi si rivolge a giovani e anziani perché sappiano tenersi in relazione anche tra generazioni diverse

“Il servizio evangelico della gratitudine per la tenerezza di Dio non si scrive in nessun modo nella grammatica dell’uomo padrone e della donna serva. Non è vero questo!”. Lo ha esclamato il Papa, che nella catechesi dell’udienza di oggi, pronunciata in piazza San Pietro e dedicata al racconto della guarigione della suocera di Pietro, ha spiegato che ”la gratitudine delle persone anziane per i doni ricevuti da Dio nella loro vita, così come ci insegna la suocera di Pietro, restituisce alla comunità la gioia della convivenza, e conferisce alla fede dei discepoli il tratto essenziale della sua destinazione. Ma dobbiamo apprendere bene che lo spirito dell’intercessione e del servizio, che Gesù prescrive a tutti i suoi discepoli, non è semplicemente una faccenda di donne: non c’è ombra di questa limitazione, nelle parole e nei gesti di Gesù”. “Questo tuttavia – ha precisato Francesco – non toglie che le donne, sulla gratitudine e sulla tenerezza della fede, possano insegnare agli uomini cose che questi fanno più fatica a comprendere”. “Per favore, cerchiamo che i vecchi, che i nonni, le nonne, siano vicini ai bambini, ai giovani, per trasmettere questa memoria della vita, questa esperienza della vita, questa saggezza della vita”, l’appello finale a braccio: “Nella misura in cui noi facciamo in modo che giovani e vecchi si colleghino, in questa misura ci sarà più speranza per la nostra società”.

(M.N.)