Nuovo Messale Cei: consegnata la prima copia a Papa Francesco.

Card. Bassetti, presente alla consegna, ha sottolinetao: “Riscoprire la grazia e la forza del celebrare”

È stata consegnata sabato 29 agosto al Santo Padre la prima copia del nuovo Messale della Conferenza episcopale italiana. Ricevendo in udienza una delegazione che ha lavorato alla pubblicazione del volume guidata dal cardinale presidente Gualtiero Bassetti, si legge in un comunicato della Cei, il Papa ha ringraziato per il dono ricevuto, sottolineando l’importanza del lavoro svolto e la continuità nell’applicazione del Concilio.Il card. Bassetti, salutando il Santo Padre a nome dei presenti, ha ricordato l’impegno profuso da tanti nel migliorare il testo sotto il profilo teologico, pastorale e stilistico. Il Messale verrà consegnato nelle prossime settimane ai vescovi italiani e alle parrocchie. Potrà essere usato appena pubblicato e diventerà obbligatorio dalla prossima Domenica di Pasqua (4 aprile 2021). Questa edizione è stata approvata secondo le delibere dell’Episcopato e ha ricevuto l’approvazione da Papa Francesco il 16 maggio 2019. Oltre alle variazioni e agli arricchimenti della terza edizione tipica latina, propone altri testi facoltativi di nuova composizione, maggiormente rispondenti al linguaggio e alle situazioni pastorali delle comunità e in gran parte già utilizzati a partire dalla seconda edizione in lingua italiana del 1983.

“Il libro del Messale – spiega il cardinale – non è soltanto uno strumento liturgico, ma un riferimento puntuale e normativo che custodisce la ricchezza della tradizione vivente della Chiesa, il suo desiderio di entrare nel mistero pasquale, di attuarlo nella celebrazione e di tradurlo nella vita. La riconsegna del Messale diventa così un’occasione preziosa di formazione per tutti i battezzati, invitati a riscoprire la grazia e la forza del celebrare, il suo linguaggio – fatto di gesti e parole – e il suo essere nutrimento per una piena conversione del cuore”.Stampato in un unico formato, sarà presto in vendita nelle librerie.

(R.B.)