Lunedì 13 aprile, il Papa ricorda le donne

"Oggi vorrei ricordare con voi quanto fanno molte donne, anche in questo tempo di emergenza sanitaria, per prendersi cura degli altri: donne medico, infermiere, agenti delle forze dell’ordine e delle carceri, impiegate dei negozi di beni di prima necessità…, e tante mamme. sorelle, nonne che si trovano chiuse in casa con tutta la famiglia, con bambini, anziani, disabili”. È l’omaggio del Papa, al termine del Regina Caeli trasmesso in streaming dalla biblioteca privata del Palazzo apostolico.

“Oggi vorrei ricordare con voi quanto fanno molte donne, anche in questo tempo di emergenza sanitaria, per prendersi cura degli altri: donne medico, infermiere, agenti delle forze dell’ordine e delle carceri, impiegate dei negozi di beni di prima necessità…, e tante mamme. sorelle, nonne che si trovano chiuse in casa con tutta la famiglia, con bambini, anziani, disabili”. È l’omaggio del Papa, al termine del Regina Caeli trasmesso in diretta streaming dalla biblioteca privata del Palazzo apostolico. “A volte esse sono a rischio di subire violenza, per una convivenza di cui portano un peso troppo grande”, ha fatto notare Francesco: “Preghiamo per loro, che il Signore doni loro forza e che le nostre comunità possano sostenerle insieme alle loro famiglie”. “Che il Signore ci dia il coraggio delle donne, di andare sempre avanti”, ha aggiunto a braccio”. Poi, sempre fuori testo, il Papa si è riferito alla pandemia in atto: “In questa settimana pasquale, vorrei esprimere vicinanza e affetto a tutti i Paesi colpiti  dal coronavirus, alcuni con grandi numeri di contagiati e deceduti: in particolare l’Italia, gli Stati Uniti, la Spagna, la Francia… la lista è lunga. E non dimenticate che il Papa prega per voi”. “Rinnovo di cuore a tutti l’augurio pasquale”, ha concluso il Santo Padre: “Rimaniamo uniti nella preghiera e nell’impegno di aiutarci gli uni gli altri come fratelli”.

(M.N.)