Commento al Vangelo
Domenica 4 dicembre, commento di don Renato De Zan
E' la seconda domenica di Avvento: Giovanni il Battista predicava nel deserto
04.12.2022. 2° di Avvento-A
Mt 3,1-12
Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!
Il Testo
1. La formula evangelica del Lezionario corrisponde alla perfezione alla pericope evangelica della Bibbia. Il testo, a livello narrativo, è suddiviso in due grandi unità: Mt 3,1-6 e Mt 3,7-12. La prima unità narrativa comprende un sommario, diviso in due parti (Mt 3,1-2 e Mt 3,5-6): si presenta la sintesi della predicazione del Battista (“Convertitevi”), i suoi destinatari e il battesimo con la confessione dei peccati. Tra le due parti si trova un breve cenno biografico sul Battista (Mt 3,3-4). Si vuol garantire la veridicità della missione del Battista attraverso una citazione di Isaia (Is 40,3). Viene presentato il vestiario del Battista e il suo menu.
2. La seconda grande unità (Mt 3,7-12) è cadenzata in due parti. In Mt 3,7-10 si riprende il tema della conversione e lo si presenta come indirizzato anche a chi non si riteneva coinvolto da tale messaggio. Non ci si può esimere dal convertirsi perché il momento del giudizio è vicino (“Già la scure è posta alla radice degli alberi”). Nella seconda parte (Mt 3,11-12) viene spiegata la differenza tra il battesimo del Battista e quello del Messia. Il brano si conclude con un richiamo al giudizio messianico-escatologico.
L’Esegesi
1. La sintesi della predicazione del Battista è racchiusa in sette parole (in greco). I due poli d’interesse sono: la conversione e il Regno dei cieli. L’invito alla conversione (“metamoèite”) è un invito forte a cambiare il modo di pensare: la storia si è fatta nuova perché sta per irrompere il Regno dei cieli (che nel pensiero di Matteo è rappresentato dalla presenza di Gesù in mezzo agli uomini).
2. Il Battista viene presentato come un profeta. Matteo lo evidenzia attraverso la citazione di Is 40,3, ma soprattutto attraverso la veste (“vestito di peli di cammello” e “cintura di pelle”): anche alcuni profeti vestivano così (cf Elia in 2Re 1,8: “Era un uomo coperto di peli; una cintura di cuoio gli cingeva i fianchi”).
3. Mentre all’inizio di Mt 2 dove Gerusalemme sembra rappresentata da Erode, nel brano odierno (Mt 3) c’è la gente buona di Gerusalemme che segue il Battista, mentre la Gerusalemme di Erode è ora rappresentata da farisei e sadducei, refrattari ad ogni proposta di conversione e aprirsi alla storia della salvezza che Dio intesse nelle vicende umane. Si tratta della conversione della mente e del cuore che impara a cogliere negli avvenimenti la Parola di Dio seminata nella storia.
Il Contesto Liturgico
1. La seconda domenica di Avvento, anno A, è una domenica di “passaggio”. Si passa cioè dall’attesa della Parusia (avvento finale del Messia) alla memoria storica dell’attesa dell’avvento del Messia (la sua nascita e la sua missione). In questa attesa la comunità cristiana è accompagnata da Isaia (la prima lettura delle quattro domeniche, è tratta da Isaia), dalla figura di Giovanni Battista (nella seconda e terza domenica) e dalla figura di Maria Vergine (quarta domenica di Avvento).
2. L’inno dell’Emmanuele di Is 11,1-10 (1
3. La Colletta generale traduce in preghiera i temi delle letture, chiedendo a Dio che l’impegno nel mondo non ostacoli “il cammino” (=conversione) verso il Signore Gesù e che la sapienza che viene dal cielo guidi i credenti in questo cammino per giungere alla comunione con il Cristo. La Colletta propria, invece, si sofferma in modo più marcato sulla conversione e la traduce, sotto la guida dello Spirito, nell’acquisizione della capacità di attuare in ogni rapporto umano la giustizia, la mitezza e la pace (cfr la 2a lettura).