Sport
Al via la stagione della pista al Mecchia di Portogruaro
Prima prova martedì 7 con i giovanissimi. L’8 giugno parte la challenge regionale
L’imminente l’avvio della stagione su pista in Veneto. Il debutto è fissato al velodromo Mecchia di Portogruaro che sarà presto interessato da lavori di sistemazione strutturale. Di questo e altro ci riferisce Andrea Costa, direttore del centro pista veneziano.Andrea, quali novità ci sono per il velodromo di Portogruaro?Sapevamo di un cospicuo stanziamento nel programma triennale delle opere pubbliche del Comune destinato alla sistemazione della pista. La novità è che l’opera è indicata come prioritaria per cui i lavori potrebbero iniziare già entro la fine del 2022. La pista, purtroppo, è una malata terminale: il manto è pieno di buchi causati dall’erosione dell’acqua che risale dal terreno. Dopo il periodo di lunga siccità, le abbondanti piogge sono state devastanti. Ogni settimana rendiamo la pista perfetta e utilizzabile, ma è chiaro che bisognerà intervenire quanto prima e in modo risolutivo.Quali gare organizzerà il centro pista di Portogruaro?Partiamo martedì 7 giugno con una gara di primi sprint per giovanissimi, quindi mercoledì 8 tutte le categorie saranno impegnate nella prova inaugurale della challenge regionale “Veneto in pista”. Il 24 agosto proporremo la penultima prova per cui speriamo che i lavori al velodromo partano in autunno. Potendo contare in Veneto su cinque velodromi, non ci sono date libere in calendario che consentano di organizzare più di tre gare.Quanto è frequentato dagli atleti il velodromo Mecchia?La frequentazione è buona, considerate le poche società esistenti nel Veneto orientale. Per fare un esempio, negli anni Ottanta a Portogruaro esistevano quattro società ciclistiche, oggi una sola, la Sorgente Pradipozzo, che tessera tre ragazzine. Per questo motivo le gare di mercoledì 8 saranno valevoli come campionato provinciale tanto di Venezia che di Treviso.A proposito di Treviso, a che punto sono i lavori di realizzazione del velodromo coperto di Spresiano?E’ tutto fermo. Sembra che ci sia un nuovo finanziamento ma la soluzione è ancora lontana. Purtroppo in Italia non esiste un velodromo coperto visto che quello di Montichiari è accessibile solamente alle nazionali. A gennaio e a febbraio abbiamo organizzato alcune gite a Novo Mesto, in Slovenia, per consentire agli atleti veneti di allenarsi su pista anche d’inverno. E dire che per coprire una pista da 250 metri, sufficiente per gli allenamenti, basterebbe un gonfiabile come quelli dei campi da tennis. Ancora più facile sarebbe trovare un capannone industriale dismesso e montarci una pista da 160 metri come si fa negli Stati Uniti.