Il maestro Elio Ciol dal 14 novembre espone cento opere al Seminario diocesano di Milano

Bambini a Chioggia, 1959, fotografia di Elio Ciol

“A ciascuno auguro di poter contemplare la bellezza che ci circonda e che ci rimanda ad Altro”: concludeva così il maestro Elio Ciol il suo scritto nel catalogo della grande mostra che lo scorso anno gli dedicò, in occasione dei suoi 95 anni, il suo paese natale, quella Casarsa della Delizia dalla quale mai si è staccato. Per Elio Ciol fotografo la bellezza è alla base della sua opera, alla quale si aggiungono la sensibilità, la ricerca dell’armonia, ma soprattutto l’umanità.

Tutto ciò emerge in maniera potente dalla mostra allestita nel Museo Diocesano “Carlo Maria Martini” di Milano (dal 14 novembre al 15 febbraio 2026), la prima grande esposizion in un museo milanese dedicata al maestro, tra i maggiori fotografi italiani contemporanei. La mostra, dal titolo “Sguardi e silenzi”, curata da Stefano Ciol, progettata e realizzata appositamente per il Museo Diocesano, presenta una selezione di 100 immagini, capaci di restituire la complessità della ricerca di Elio Ciol.

Il percorso, suddiviso in undici sezioni, prende avvio dalle fotografie del periodo del Neorealismo, nelle quali Ciol entra in rapporto con la vita quotidiana, con il mondo del lavoro, con i bambini, con i volti degli anziani, sempre indagati con delicatezza e rispetto, ma con una visione originale, lontano dall’impegno politico per privilegiare l’attenzione al reale in tutte le sue declinazioni. Un capitolo a sé è la tragica vicenda del Vajont (1963), nella quale l’empatia e la compartecipazione del fotografo permettono di far emergere un dolore composto e profondamente umano senza alcuna esibizione cronachistica. Punto di partenza per comprendere la poetica di Elio Ciol sono i luoghi della sua infanzia, l’entroterra friulano, che impregna la sua cultura visiva fin dalle prime opere e che tornerà sempre negli oltre settantacinque anni della sua attività.

La storia di Ciol si intreccia con l’evolversi della sua ricerca artistica, come si vede nelle sezioni dedicate all’amicizia con alcuni personaggi come Pier Paolo Pasolini, Padre David Maria Turoldo, il pittore William Congdon, don Luigi Giussani.

Una sezione è dedicata ad Assisi, dove Ciol fotografa l’arte sacra e dove rimane affascinato dallo spirito del luogo e dall’inscindibile identità di arte, uomo, natura. Il percorso si chiude con una sezione dedicata ai paesaggi, che nel tempo il fotografo impara non solo a guardare ma a contemplare con meraviglia e gratitudine.

Accompagna la mostra un catalogo Dario Cimorelli Editore, testi di Michele Smargiassi.

Info: Museo Diocesano Carlo Maria Martini (Piazza Sant’Eustorgio 3 – 20122 Milano), 02 89420019; www.chiostrisanteustorgio.it

Nico Nanni