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“Prata isola felice, paga la cultura del lavoro”
Boninfante: "Società di categoria superiore. La squadra deve meritarsela"
Prata un’isola felice, dove si sta bene e si può lavorare, la storica vittoria della prima coppa Italia di serie A3 un’emozione, i play-off una sfida, da vivere all’arrembaggio. Dante Boninfante, tecnico della Tinet Prata, si racconta a poche settimane dall’inizio della fase ’calda’ della stagione.Iniziamo dalla gioia più grande, fin qui.La vittoria della coppa ci ha emozionato: è stato bello vedere i ragazzi e la gente di Prata così felici. Tanto in coppa quanto in campionato giochiamo ogni partita per migliorarci. Con la conquista del trofeo i ragazzi hanno dimostrato che con il lavoro, un po’ alla volta, si può ottenere il risultato desiderato.Ha fatto riferimento al pubblico: quanto è importante per voi? I tifosi hanno tanta passione, la sentiamo ed è importante: tutti a Prata ci seguono. Dopo due anni di Covid, poi, il palazzetto è tornato a ’scaldarsi’. Io definisco quello di Prata il pubblico giusto: appassionato e competente, ma la squadra non deve vincere per forza. Se abbiamo difficoltà o se incontriamo un avversario più forte, i nostri supporters lo capiscono. Questo aiuta i ragazzi a vivere le partite serenamente, facendosi aiutare dal pubblico.A Prata, da anni, il lavoro è la stella polare.Sì, a Prata c’è un’importante cultura del lavoro: dal presidente ai soci, sono tutti imprenditori. Hanno saputo ascoltare e hanno avuto ragione scegliendo gli uomini giusti per due figure chiave: Dario Sanna come dg, Luciano Sturam come ds. Presidente e soci sono comunque sempre presenti, perché amano la squadra: con le decisioni sui ruoli chiave hanno dimostrato di essere persone intelligenti, che sanno fino a dove possono arrivare competenze e disponibilità di tempo. A Prata si viene per stare bene e per lavorare.In questa sua fase storica, qual è il massimo palcoscenico cui può ambire Prata?Cerchiamo sempre di ambire al massimo, ma la A3 è un campionato difficile: club con un budget superiore al nostro, per la formula, non saliranno in A2. Al netto di questo, Prata come società è di una categoria superiore: come squadra dovremo cercare di guadagnarcela.Il suo nome è stato accostato alla nazionale greca.Non voglio parlare di questa vicenda, se e quando ci sarà la conferma verrà data dagli addetti ai lavori.Pregi e difetti della sua squadra.Dobbiamo migliorare in attacco e nella consapevolezza dei nostri mezzi. Pregi: questa squadra non ha paura e lavora. In battuta e a muro, poi, stiamo facendo un campionato importante. Cosa dovete fare per rendere il vostro cammino nei play-off più lungo possibile?Dovremo avere coraggio, essere spavaldi e accettare ogni partita come una sfida. Sarà necessario andare all’arrembaggio, anche se questi play-off non saranno un tutto o nulla e richiederanno anche di ragionare.