Variola e Ughi, sogno a 5 cerchi a Pechino

I 2 atleti cresciuti nella Libertas Sanvitese saranno impegnati nel bob

L’appuntamento che vale una carriera. Le Olimpiadi sono il sogno di ogni atleta, il coronamento di un percorso che si fonda sul talento e si alimenta attraverso il lavoro e i sacrifici. Dal 4 al 20 febbraio Pechino ospiterà i Giochi olimpici invernali, un’edizione caratterizzata dalle complessità e dall’incertezza legate alla pandemia che, però, fra tutto quello che comporta, una cosa non riesce a fare: scalfire il fascino dell’appuntamento a cinque cerchi.Saranno 118 gli azzurri, 9 i friulani, due gli atleti del Friuli occidentale: entrambi del bob. Si tratta di Costantino Ughi, di Villotta di Chions, e di Mattia Variola; per quest’ultimo le Olimpiadi saranno ancora più particolari, poiché in Cina ci sarà anche la sua ragazza, la sandanielese Giada Andreutti, a sua volta atleta del bob.Ughi, alla prima esperienza olimpica, è stato convocato come riserva: nel bob a due potrà eventualmente essere impiegato come frenatore, in quello a quattro come interno.Variola, invece, è il pilota di uno dei due equipaggi del quattro. Il sanvitese, dopo la sfortunata esperienza di Pyeongchang 2018 – si infortunò appena arrivato in Corea del Sud, non potendo disputare la gara – vivrà a sua volta il debutto a cinque cerchi. Emozioni e adrenalina, per un’esperienza che non dimenticheranno. Ughi aveva iniziato con l’atletica. “Con il bob ho iniziato nel 2011 – racconta – dopo essere stato contattato su Facebook da un reclutatore per partecipare a una selezione. Andai a Novarello, feci alcuni test: mi dissero che c’era da lavorare, ma che avevo delle potenzialità. Debuttai quindi in Coppa Europa e subito dopo in Coppa del mondo”. Dopo essere stato più volte sul punto di partecipare a un’Olimpiade, scelto come riserva a casa, questa volta Ughi ci sarà. “Un’emozione incredibile, a 30 anni, dopo una stagione che non mi lasciava granché sperare – osserva -. Rimanere a casa, gli anni scorsi, è stato straziante: sono felice. C’è anche, inevitabilmente, la preoccupazione per il Covid, ma stiamo adottando tutte le precauzioni necessarie”. Atleta del centro sportivo dell’Aeronautica militare, “Ringrazio il corpo per il supporto continuo che mi dà”, Ughi ritiene che centrare la top ten sarebbe un risultato importante per l’Italia. “I tedeschi sicuramente la faranno da padroni, poi ci sono i russi e i britannici. La pista non è particolarmente difficile o rischiosa, devi azzeccare alcuni punti decisivi per fare il tempo”. La sera, alla fine della preparazione, emerge nitida l’emozione. “I sentimenti sono forti, è un sogno che si avvera”.