La stagione influenzale è alle porte

                         

 Ci siamo! La stagione invernale è ormai alle porte con tutte le magagne che ci consegnerà, in primis con l’odiata influenza che lo scorso anno ha consegnato al letto circa quindici milioni d’italiani. Le previsioni di quest’anno non sono certo promettenti, visti i dati provenienti dall’emisfero australe e confermati da quelli che ci arrivano dal Giappone; infatti la predominanza del virus A/H3N2, il più aggressivo, ma anche B/Victoria, non fanno che rinforzare la già pessimistica previsione.

L’influenza è una malattia provocata da virus che infettano le vie aeree (naso, gola, polmoni). Appartengono alla gran famiglia delle Orthomyxoviridae (greco orthos, dritto e myxa, muco), con nucleo a RNA a filamento unico, che vanta alcuni temibili generi tra cui i virus A, B e C, responsabili delle comuni influenze stagionali e di gravi pandemie (pan, tutto e demos, popolo). Queste venefiche particelle si presentano in forma sferica con diametro di 50-120 nm (1nm = un milionesimo di mm); hanno antigeni di superficie, singolari rostri con cui si legano alle cellule dell’ospite e che si chiamano emoagglutinina H e neuraminidasi N. Il virus A è senz’altro quello più aggressivo avendo causato la morte di circa quaranta milioni di persone con la catastrofica influenza nota come spagnola, durante la prima guerra mondiale, e di un milione di persone con l’asiatica del ’57 e Hong Kong del ’68. Invece sono impropriamente etichettate come “influenza” diverse affezioni delle prime vie respiratorie, sia di natura virale (da adenovirus, rhinovirus, virus sinciziale respiratorio etc.) sia batterica, che possono presentarsi con sintomi molto simili e provocare affezioni del tutto indistinguibili, dal punto di vista clinico, dall’influenza. Pertanto, per la stagione influenzale 2025-2026 la composizione del virus influenzale inclusa nei vaccini, raccomandata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e confermata dall’EMA, è la seguente: A/Victoria (H1N1) – A/Croatia (H3N2)- B/Austria. Per questa stagione, si è tornati a preferire i vaccini trivalenti perché il ceppo B/Yamagata, in precedenza incluso nei quadrivalenti, non è più circolante da almeno tre stagioni influenzali e non è stato isolato da marzo 2020. Il vaccino antinfluenzale è molto raccomandato per le persone più a rischio di complicanze. Tra queste rientrano gli over 65, i pazienti con malattie croniche respiratorie, cardiache, neurologiche o renali, i pazienti diabetici, quelli immunodepressi per terapie oncologiche o trapianti. Attenzione, la copertura vaccinale in Friuli è in discesa, dopo il picco del sessantacinque per cento dovuto all’effetto Covid, nella stagione 2020/21, ora s’è attestata sul 55%, un dato ancora ben distante dall’obiettivo del 75% fissato dagli standard internazionali. Questa bassa percentuale indica una scarsa protezione nella fascia più vulnerabile della popolazione, influenzando il raggiungimento dell’immunità di gregge necessaria a proteggere l’intera comunità. Perciò, già da subito, fatti vaccinare e poi riprendi a utilizzare la mascherina, specie nei luoghi chiusi o in ambienti affollati e in presenza di soggetti fragili. Senza scordare l’igiene delle mani. I sintomi influenzali sono i soliti: febbre improvvisa, naso chiuso, gola infiammata, possibile dispnea, dolori muscolari, profonda astenia. Nel dubbio stattene in casa, così eviterai contatti con anziani e malati. E il buon Orione ti veglierà dal cielo con la sua polvere di stelle.