Pordenone, dal De Marchi alla Val Canale per costruire la terza in serie B

Neroverdi a Tarvisio da lunedì 12. Esordio in Coppa Italia con l’Udinese il weekend di Ferragosto

La salvezza conquistata lo scorso 10 maggio è ormai un lontano ricordo. Bisogna lavorare per costruirne un’altra, la terza di fila, in serie B. Il Pordenone ha ripreso a sudare per questo: primi giorni di allenamenti al De Marchi, quindi lunedì 12 luglio l’inizio del ritiro di Tarvisio. In Val Canale i ramarri vi rimarranno per due settimane, poi scenderanno in città per mettere nel mirino il debutto ufficiale (in Coppa Italia con l’Udinese il weekend di Ferragosto) e l’esordio in campionato (il fine settimana successivo). Sempre a Tarvisio la “prima” ufficiosa: appuntamento domenica 18 luglio col Maniago/Vajont.LA NOVITA’ In un mercato ancora in evoluzione la grandissima novità è rappresentata dal tecnico, da Massimo Paci, che ha preso il posto di Maurizio Domizzi. Quest’ultimo aveva sostituito Attilio Tesser, in panchina tra i ramarri da luglio 2018 ad aprile 2021. Si può dire che la svolta data con Paci, ex Teramo (Lega Pro), al debutto in B, è epocale: dopo quasi un decennio in cui il Pordenone ha giocato col 4-3-1-2 o col 4-3-3, da quest’anno si passerà al 4-4-2. Il vero cambio è rappresentato dal centrocampo, perché si passa a 2 mediani e si abbandona il reparto a 3. Sarà interessante vedere cosa potrà dare il 43enne marchigiano, ex difensore del Parma, di cui tutti ne parlano un gran bene. Al suo fianco avrà il vice Roberto Guana (con lui a Teramo e a Forlì in D), il preparatore atletico Salvatore Sciuto (con Corini la scorsa stagione a Lecce e prima a Brescia), il preparatore dei portieri Gabriele Aldegani (ex Pescara) e il match analyst Martino Vignali (ex Imolese). Nello staff anche i confermati Andrea Toffolo (collaboratore tecnico) e Tommaso Zentilin (preparatore atletico).ATMOSFERA Al De Marchi si è percepita durante la prima giornata di lavoro tanta voglia di ricominciare. Nei giocatori la motivazione di portare a casa un’altra salvezza, magari più tranquilla rispetto all’ultima: in pochi, dopo il girone d’andata chiuso in zona play-off, si aspettavano di attendere il 10 maggio per alzare i calici. Ora serve condurre un mercato oculato, soprattutto nel reparto offensivo dove servono giocatori con in canna almeno dieci gol: se dovesse rimanere Ciurria, oggetto del desiderio di tante squadre visti i suoi 9 centri e 11 assist, ben venga; altrimenti c’è bisogno di un altro calciatore di spessore. La qualità nel reparto offensivo, si è visto anche dopo la partenza di Diaw al Monza, è fondamentale per poter centrare ogni obiettivo.