Pordenone Calcio, Diaw verso la doppia cifra sulla scia dei predecessori

Capocannoniere del campionato, è già a quota 4 dopo 7 giornate. Sabato 21, al Teghil con il Monza, vorrà sbloccarsi anche in casa

Davide Diaw viaggia al ritmo giusto. Il bomber del Pordenone, capocannoniere del campionato di serie B, ha iniziato la stagione in maniera degna dei suoi predecessori. Per quanto fossero categorie diverse, l’attaccante classe 1992, dopo sette giornate, ha segnato lo stesso numero di gol di Leonardo Candellone ed Emil Zubin durante i campionati vinti di serie C e D vinti dai ramarri rispettivamente nel 2018-2019 e nel 2013-2014. A uno score simile seguirà un altro successo? Difficile dare una risposta a questa domanda: il torneo è solo agli inizi e, a differenze di quei tornei, i neroverdi non sono partiti per cercare di vincere il campionato. Si può invece affermare che soltanto Rachid Arma, negli ultimi sette anni della storia dei ramarri, abbia fatto meglio di Diaw e degli altri due bomber. Nel 2016-2017, alla terza stagione di serie C del club, il centravanti marocchino era già stato in grado di segnare sette gol dopo altrettante giornate di campionato. Aveva messo a segno due doppiette (con Parma e Maceratese) e bucato i portieri di Gubbio, Forlì e Teramo (nei primi tre turni). Al termine di quell’annata, compresi i play-off, mise a segno 21 centri.

LO SCORE Diaw, pur senza toccare le medie di Arma, è partito col piede giusto, sbloccandosi e segnando la prima rete in maglia Pordenone alla seconda giornata col Vicenza. Il turno successivo, con la Spal, ha messo a segno la sua prima doppietta, quindi ha ritrovato la rete alla quinta giornata con la Reggina. Nelle ultime due gare non ha trovato la rete, ma con l’Ascoli ha colpito un palo e ha ceduto il penalty (è rigorista) a Ciurria (che poi ha sbagliato). Si può dire che sia sulla strada giusta per chiudere la stagione abbondantemente in doppia cifra e quindi garantire con le sue prodezze un’ottima annata al Pordenone.

Prima di lui ci erano riusciti appunto Candellone e Zubin. Due anni fa il primo era partito fortissimo: quattro centri nelle prime, altrettante giornate (Fano, Albinoleffe, Virtus Vecomp e Rimini). Chiuse il 2018-2019 con 16 gol (compresa la Supercoppa). “Zubo” si sbloccò alla seconda giornata (con il Monfalcone), ritrovò la rete alla quinta giornata (con l’Union Ripa) e realizzò una doppietta al sesto turno con il San Paolo Padova. Lui addirittura mise a segno 27 centri disputando una stagione di altissimo livello: nessuno è stato più in grado di avvicinare la sua media realizzativa in maglia Pordenone. Altri anni, altra categoria ma l’impresa del numero nove italo-croato rimane.

Diaw è decisamente sulla strada percorsa dai vecchi centravanti neroverdi: dopo la sosta, e quindi nella gara al Teghil con il Monza di sabato 21 novembre (alle 14), è chiamato a tornare al gol e a sbloccarsi in casa, dato che sinora ha soltanto segnato in trasferta.