Sport
Pordenone calcio, allenamenti sospesi a data da destinarsi
I neroverdi stanno lavorando a casa grazie ai programmi del preparatore atletico Ivano Tito
Continua la quarantena per il Pordenone. La società ha reso noto che gli allenamenti della prima squadra sono sospesi sino a data da destinarsi, stante l’emergenza sanitaria legata al Coronavirus. E’ certo che le sedute di gruppo non si svolgeranno per tutta la settimana, mentre sussiste un punto di domanda per quelle in programma dal 30 marzo al 4 aprile. Tuttavia, in quest’ultimo caso, è più probabile che Stefani e compagni continuino a sudare da soli, come stanno facendo da lunedì 16 marzo.
Grazie ai programmi individuali studiati dal preparatore atletico Ivano Tito, i neroverdi stanno lavorando a casa: alternano sedute anaerobiche con quelle legate alla forza. Particolarmente importanti sono considerate quest’ultime, in quanto il tono muscolare va mantenuto in vista dell’eventuale ripresa. E’, infatti, il più difficile da recuperare, di conseguenza va continuamente stimolato. Ogni calciatore è dotato di attrezzi (bilancieri, manubri) per poter allenare questa componente, mentre la resistenza viene mantenuta grazie alla corsa o alla cyclette.
L’obiettivo è farsi trovare pronti in vista della ripresa collettiva, la cui data è ancora incerta così come quella della ripresa del campionato di serie B: la data ultima fissata da parte del consiglio di Lega è il 9 maggio, in modo tale da poter portare a termine il campionato mantenendo l’attuale format. Sarà possibile? Uno scenario ancora difficile da prevedere, vista l’attuale e continua emergenza legata al Coronavirus. La speranza è comune e legata ai proventi derivanti dalla tv, di cui tutti i club hanno bisogno. Nel frattempo, con le nubi ancora all’orizzonte, le parti in causa hanno già iniziato a parlare del congelamento degli stipendi dei calciatori per il mese di marzo.
Insomma, l’unica cosa certa, attualmente, è che i calciatori continuano ad allenarsi in solitaria. Per tutto il resto, sarà necessario fare il punto ad aprile anche se, qualora si riprendesse, pare inevitabile assistere a partite a porte chiuse. Sarà il male minore.