Appuntamenti
Giustizia riparativa: un grande convegno a Pordenone il 17 ottobre
Venerdì 17 ottobre, dalle ore 9.30, la Casa dello Studente Zanussi ospiterà un convegno sulla giustizia riparativa, organizzato dalla Caritas diocesana, Commissione Giustizia e Pace della diocesi di Concordia-Pordenone, Associazione Carcere e Comunità, Fondazione Buon Samaritano – Casa Madonna Pellegrina, Fondazione Esodo, Centro culturale Casa dello Studente Zanussi e Nuovi Vicini Soc. Coop Soc. – Impresa sociale. L’iniziativa ha il patrocinio e la collaborazione del Comune di Pordenone, Ordine dei Giornalisti del Friuli Venezia Giulia e Circolo della Stampa di Pordenone, Ordine degli Avvocati, albo degli assistenti sociali.
Il titolo del convegno è “Da occhio per occhio a occhi negli occhi: in cammino con la giustizia riparativa” e sarà un’occasione per dibattere sulle novità che la Riforma Cartabia (D.Lgs 150/2022) ha introdotto nel nostro ordinamento giuridico. La giustizia riparativa si può definire un programma volontario e consensuale che permette a vittima, autore del reato e altri soggetti coinvolti di incontrarsi con l’aiuto di un terzo imparziale per risolvere le conseguenze del reato, promuovendo il riconoscimento reciproco, la responsabilizzazione e la ricostruzione dei legami sociali. La giustizia riparativa viene affiancata al processo penale tradizionale in un’ottica di complementarità, non di sostituzione.
Il Forum Europeo per la Giustizia Riparativa allarga lo sguardo oltre l’ambito penale e definisce la giustizia riparativa come un approccio per affrontare il danno o il rischio di danno coinvolgendo tutte e tutti coloro che ne sono influenzati per raggiungere una comprensione comune e un accordo su come il danno o l’illecito può essere riparato e la giustizia raggiunta.
Approcciare la cultura riparativa implica, quindi, un cambio di paradigma perché significa, ad esempio, tener conto contemporaneamente di tre soggetti: le persone che hanno compiuto l’azione dannosa, le persone che hanno subito l’azione dannosa e la comunità in cui i fatti sono successi. Inoltre, è necessario spostare l’attenzione dalla violazione della legge alle conseguenze del comportamento dannoso e ai bisogni che esso genere in ognuno dei soggetti.
Assumere il punto di vista riparativo significa innanzi tutto aver chiari i valori ed i principi su cui esso si basa.
Interverranno al convegno Patrizia Patrizi, professoressa ordinaria di Psicologia sociale e giuridica presso l’Università degli Studi di Sassari, Dipartimento di Scienze Umanistiche e Sociali; Annarita De Nardo, della Caritas diocesana di Udine; Ornella Favero, giornalista, che nel 1997 ha dato vita, insieme a un gruppo di detenuti, alla rivista “Ristretti Orizzonti”, di cui è direttore, che è una rivista realizzata nella Casa di Reclusione di Padova. Nel 1999 ha fondato una redazione nell’Istituto Penale Femminile della Giudecca; Alessandro Ongaro, consulente pedagogico in ambito disabilità, grave emarginazione adulta e disagio giovanile e mediatore esperto di programmi di Giustizia Riparativa iscritto all’elenco dei Mediatori Esperti presso il Ministero della Giustizia; Enrico Mirignani, avvocato, presidente dell’associazione “La Voce per la mediazione dei conflitti APS” di Giustizia Riparativa per la pratica, la sensibilizzazione e diffusione della cultura della restorative justice. Modera il convegno Stefano Bertolo, pedagogista e operatore della Fondazione Buon Samaritano.
I lavori proseguono nel pomeriggio, nella Sala Degan della Bibioteca Civica di Pordenone, dalle ore 15.00, con un laboratorio partecipativo sulla giustizia riparativa, con Patrizia Patrizi e Alessandro Ongaro.
